Cultura

giovedì 18 gennaio 2024

Dal 21 gennaio Spazio TORRSO per Pesaro 2024 con il ciclo di appuntamenti espositivi "UN/NATURAL"

Dal 21 gennaio Spazio TORRSO per Pesaro 2024 con il ciclo di appuntamenti espositivi "UN/NATURAL"

di Ufficio Stampa Pesaro 2024

Nuovi spazi della cultura per Pesaro 2024 e nuove opportunità per riflettere sul tema ‘La natura della cultura’. L’anno da Capitale è appena partito ma è già ricco di proposte.  Come quelle dello Spazio TORRSO – nel cuore del centro storico in via Spada 28 -, diretto da Michele Cotelli, che a partire dal 21 gennaio partecipa al programma di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024, con il ciclo di appuntamenti espositivi ‘UN/NATURAL’. Questo il titolo del progetto articolato in 5 mostre – da gennaio fino a dicembre – che vogliono rappresentare altrettante occasioni per indagare, con artisti diversi, ‘la natura mobile, ubiqua, imprevedibile, operosa e vivente della cultura’, come recita il dossier di Pesaro 2024.  

Alla conferenza stampa erano presenti il vicesindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini e Michele Cotelli direttore Spazio TORRSO. 

Questa è la prima occasione pubblica che condividiamo con Spazio TORRSO di via Spada, che insiste su via Diaz, una via che in questi ultimi mesi è diventata l’insediamento di una serie di studi d’arte di varie competenze, cui si aggiunge ora  - grazie ad un’iniziativa privata - anche questo spazio rivolto al contemporaneo dedicato ai giovani artisti: così Daniele Vimini. Un luogo prezioso perché in questo sforzo collettivo il Comune non può arrivare ovunque e la sussidiarietà con il privato è fondamentale. Come amministrazione, siamo riusciti ad attivare nuovi sedi per la cultura, come spazio bianco – raccogliendo l’eredità di Elio Giuliani - e la Galleria Rossini con le arti fotografiche e in futuro saranno tanti i nuovi spazi che nasceranno grazie al recupero dei palazzi storici. Quel che sta accadendo in via Diaz è davvero importante perché una via con una grande stratificazione storica crea un luogo che fa distretto e diventa centrale: il concorso di più iniziative crea un focus specifico e rende più attrattivo lo sforzo che viene fatto in nome della bellezza offrendo una vetrina a giovani artisti. Ci auguriamo che Spazio TORRSO in futuro possa dialogare in coordinamento con le attività dei luoghi istituzionali della cultura come ad esempio i Musei Civici.

Ringrazio il Comune che mi ha fatto sentire a casa, vengo da Misano, sono qui perché sento che qui c’è un fermento che viene dal basso ed è ciò che cercavo: queste le parole di Michele Cotelli. La sede che ho trovato (un ex supermercato) mi sembrava interessante e ho voluto aprirla alla città perché sia un osservatorio per le arti emergenti di giovani autori. Ed è stato ‘naturale’ che il nostro percorso incontrasse quello di Pesaro 2024. Anche perché il concept che guida Pesaro 2024 - La natura della cultura - è un tema che come scultore approfondisco da tempo, per mostrare che la natura è sempre un oggetto culturale. Che cosa è natura e cultura oggi nell’epoca dell’Antropocene e dopo la rivoluzione informatica? Questo è il tema che viene affrontato e sviluppato in 5 mostre, la prima parte il 21 gennaio. Ogni mostra avrà un momento conclusivo con un concerto nell’ambito della musica contemporanea e di ricerca. Luca Perciballi è il primo musicista coinvolto.

Domenica 21 gennaio (ore 18), inaugura la prima tappa di UN/NATURAL che vede protagonisti gli artisti Lorena Bucur e Davide Viggiano con la mostra site specific  ‘Artificiale Naturale’, a cura dello storico e teorico d’arte contemporanea Ivan D’Alberto. Lo Spazio TORRSO sarà la location di un progetto espositivo in cui la dimensione pubblica della città entrerà nell’ambiente privato della galleria e quello privato, che caratterizza gli atelier di Bucur e Viggiano, sarà presentato pubblicamente. Ai visitatori non sarà proposta una mostra, ma un’esperienza, un’immersione nella ricerca artistica dei due autori dove l’incontro tra il naturale e l’artificiale, da un lato fa luce sulle contaminazioni umane spesso irreversibili nell’ambiente, e dall’altro, evoca i possibili scenari che questo incontro può determinare in campo creativo. Entrambi gli artisti lavorano con materiali naturali e artificiali, tecniche innovative che ragionano sulle declinazioni dell’arte in età contemporanea, secondo un approccio inedito e sperimentale. Bio-plastiche, micro polveri, cemento, agar-agar e vegetali trovano, nel lavoro di Bucur e Viggiano, nuovi equilibri e nuove relazioni che “evidenziano” le “derive” del nostro presente e le possibili strade percorribili come vie di “salvezza”.

Visitabile fino al 25 febbraio, la mostra è promossa e organizzata dallo Studio TORRSO in collaborazione con Art Agency, consulenze per l’arte di Pescara.

Ogni mostra si conclude con un momento musicale. 

Biografie 

Davide Viggiano (1994) si è diplomato in Arte del Tessuto. Ha proseguito i suoi studi in campo artistico conseguendo la magistrale in Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua pratica artistica è caratterizzata da una sensibile ricerca transdisciplinare che abbraccia vari studi come la biologia, l’antropologia, la sociologia, l’ecologia e la filosofia. Web: https://linktr.ee/davideviggiano. Instagram: @davideviggiano_

Lorena Bucur (1996), vive e lavora a Bologna. Nella sua ricerca, i temi di maggior interesse sono di carattere politico e sociale. Elementi e tecniche portanti della sua visione artistica sono il medium fotografico e le immagini in movimento, restituite sotto forma di installazioni multimediali. La sua ricerca nasce e prende forma nelle zone periferiche, per poi ricollegarsi allo spazio urbano, tramite l'utilizzo di materiali industriali ed edilizi. Instagram: @lou.again.again 

Spazio TORRSO 

Spazio TORRSO è un luogo di sperimentazione. Nasce il 16 giugno 2023 in un ex supermercato a conduzione familiare schiacciato dalle dinamiche tardo capitalistiche che lo hanno portato alla chiusura. La riqualificazione dell’edificio nel cuore di Pesaro consiste nel creare uno spazio dedicato alle arti visive aperto alla città e al territorio. Ponendosi al di fuori dalle dinamiche del mercato, lo spazio diventa ricettacolo di idee, progetti e laboratori per riportare le persone - e non le merci - al centro della rete sociale e in presenza. Lontano è il tempo di Claes Oldenburg quando con The Store l’arte, criticando il consumismo, entrava in relazione ai meccanismi pop del marketing ponendo qualunque oggetto sullo stesso piano democratizzando l’arte nel negozio. Lontano è anche il tempo della fiducia nelle nuove tecnologie per creare nell’immateriale una nuova rete salvifica. Dalle pareti di via Alberto Spada 28 sono uscite le merci e lo scambio univoco per far posto alle persone e al loro molteplice incontro. Valorizzando il tempo utile come ozio antifunzionale, sempre impedendo semplicistiche affermazioni dell'IO e di tutti i pidocchiosi pronomi, ma nemmeno aderendo ciecamente alle dinamiche postmoderne svuotanti il senso di cui si stanno vedendo i problematici limiti di acquiescenza allo statu quo, spazio TORRSO danza nel possibile che accade tutt’intorno.  

 

 

 

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