Cultura
mercoledì 26 giugno 2024
Con "Anna Cappelli" alla Chiesa dell'Annunziata di Pesaro si chiude il sipario su TeatrOltre

di Ufficio Stampa AMAT
Domenica 30 giugno si chiude il sipario su TeatrOltre, festival ideato e realizzato all’insegna della multidisciplinarietà dall’AMAT con il Comune di Pesaro e altri comuni del territorio, alla Chiesa dell’Annunziata con Anna Cappelli di Annibale Ruccello, con Valentina Picello, regia di Claudio Tolcachir.
Lo spettacolo debutta a Pesaro in anteprima nazionale al termine di una residenza di allestimento realizzata nell’ambito di RAM Residenze Artistiche Marchigiane finanziate dalla Regione Marche e dal MiC ed è proposto nel cartellone di TeatrOltre.
«Il testo – racconta Claudio Tolcachir - indaga sul ruolo della donna nel tempo. L’indipendenza, la prospettiva di futuro, la solitudine, la mancanza di mezzi e di risorse. Con umorismo pungente e assurdo questa pièce conduce attraverso i labirinti della mente di un personaggio inconsueto, pieno di contraddizioni. Commovente e imbarazzante allo stesso tempo. Ciascuno di noi potrebbe conoscerla, incrociarla nella propria vita; ma potremmo anche essere lei. Sentirci così impotenti da prendere le decisioni peggiori. Un gioiello teatrale sul corpo di un’attrice unica, Valentina. La sua sensibilità, la sua immaginazione e l’infinita delicatezza del suo humor daranno a questo testo una impronta unica e piena di aria fresca. Una proposta molto netta: questa donna, il pubblico, e la vita in mezzo a loro. Lo humor e la tragedia mischiati. Quel sorriso doloroso che ci attraversa e non ci lascia indifferenti».
L’incontro tra il regista drammaturgo argentino Claudio Tolcachir e l’attrice italiana Valentina Picello è avvenuto grazie a Edificio 3. Storia di un intento assurdo, spettacolo scritto e diretto da Tolcachir e nato al Piccolo Teatro di Milano durante la pandemia nel 2020. Un incontro artistico e umano il loro che ha dato vita ad uno spettacolo eccellente e ad un personaggio straordinario. Tolcachir dice dell’attrice: «Valentina ha dato al personaggio di Monica (in Edificio 3) tutte le emozioni e i pensieri che avevo pensato per lei, arricchendola del suo carattere molto peculiare. Ho pensato a lei quale interprete ideale per questo monologo potente di un autore napoletano che fino a poco tempo fa non conoscevo, Annibale Ruccello, di cui ora desidero leggere ogni cosa».
Scomparso a trent'anni nel 1986, Annibale Ruccello è oggi più che mai un autore di culto dalla voce lirica e beffarda, espressiva di una generazione ansiosa di ricreare un teatro nuovo e dentro la realtà, ma capace anche di ridere nella tragedia. Arrivato alla scena dalla scuola di Roberto De Simone, rappresenta accanto a Enzo Moscato e Manlio Santanelli la punta di diamante della " drammaturgia napoletana", e attraverso i suoi testi, ha raccontato la deriva della nostra società attraverso una scrittura che oscilla tra la verità del dialetto e la parodia, intrecciando echi storici col quotidiano.
Le scene dello spettacolo – prodotto da Carnezzeria, Teatri di Bari, Teatro di Roma, in collaborazione con AMAT e Teatri di Pesaro – sono di Cosimo Ferrigolo, direttore di scena Gianluca Tomasella.
Informazioni e biglietti presso Teatro Sperimentale 0721 387548, circuito AMAT/vivaticket anche online, Chiesa dell’Annunziata.