Cultura
lunedì 02 settembre 2019
martedì 23 maggio 2023
di Ufficio Stampa Comune di Gradara
Nella giornata di domenica 21 maggio è calato il sipario su “Schiaminossi Incisore. 1572-1622”, la mostra che dal febbraio scorso ha richiamato negli spazi del MARV (Museo d’Arte Rubini Vesin) di Gradara appassionati di arte provenienti dalle Marche e non solo. Una mostra organizzata in collaborazione con il Comune e il Museo Civico “Piero Della Francesca” di Sansepolcro. Oltre 150 incisioni hanno raccontato l’arte di Raffaello Schiaminossi, tra i maggiori acquafortisti e illustratori tra Cinque e Seicento. Originario di Sansepolcro, dove sceglie di restare per tutta la vita, Schiaminossi raccoglie l’eredità incisoria dell’urbinate Federico Barocci, portando la stampa d’invenzione e di traduzione a inedite vette qualitative, come avviene nella serie di illustrazioni per il celebre trattato di scherma di Ridolfo Capoferro da Cagli, Il Gran Simulacro dell’Arte e dell’uso della Scherma (1610).
Una mostra di eccellenza, che conferma il ruolo del MARV come Museo di prossimità, capace di dialogare e interfacciarsi con le più importanti realtà museali d'Italia e d'Europa, un luogo dell’anima, racchiuso tra le mura medioevali di un piccolo gioiello come Gradara, che con la sua dimensione intima e raccolta favorisce l’incontro tra il pubblico e il mondo dell’arte in un contesto sostenibile e accessibile. Ma il MARV è anche un museo esperienziale, nel quale è possibile fruire l’arte in maniera attiva e coinvolgente, e dove il territorio diventa protagonista. Il 16 aprile scorso, ad esempio, il Museo ha dato vita ad un connubio tra arte e scherma, accogliendo il seminario tecnico per appassionati e praticanti di scherma storica, organizzato da Asd 'Sala D'arme Achille Marozzo Romagna Malatestiana', ispirato alle tavole del trattato di scherma "Il Gran Simulacro dell'Arte e dell'uso della Scherma" redatto da Capoferro e illustrate da Schiaminossi agli inizi del Seicento.
L’ultimo appuntamento con la mostra, quello di domenica 21 maggio, si è invece concluso con un flash mob che ha visto la partecipazione della corale In-Canto in Coro dell’istituto comprensivo di Cattolica. Alunne e alunni hanno ‘invaso’ gli spazi espositivi del MARV, e con le loro voci hanno fatto da contrappunto all’ultima giornata di visite della mostra dedicata a Schiaminossi Incisore.
"Si conclude con un bilancio assolutamente positivo l’esperienza della mostra di Schiaminossi Incisore, frutto di una collaborazione tra Gradara e il Museo Civico di Sansepolcro, impreziosita e arricchita dal nuovo catalogo ragionato delle incisioni dell’artista, redatto in collaborazione con l’Istituto Centrale per la Grafica e pubblicato da Silvana Editoriale - spiega il curatore della mostra, Luca Baroni, Direttore dell’Aggregazione di Istituti e Luoghi della Cultura “G.A.M.B.I” (Gradara, Apecchio, Mombaroccio, Borgo Pace -. In questi mesi, il MARV si è trasformato in uno spazio polivalente, capace di valorizzare non soltanto gli aspetti espositivi legati alla mostra vera e propria, ma anche iniziative collaterali e autonome, come le attività didattiche per le scuole, concerti di musica rinascimentale e barocca, visite animate e laboratori per le famiglie. Un ruolo, quello del MARV, che va ora a rafforzarsi grazie alla partecipazione del Comune di Gradara, in qualità di ente capofila, al progetto G.A.M.B.I. – Gradara, Apecchio, Mombaroccio e Borgo Pace, Insieme per il sostegno alla cultura, che dimostra la capacità del territorio marchigiano di fare rete per la promozione dell’immenso patrimonio museale e artistico, potenzialmente un vero e proprio volano di sviluppo anche in chiave turistica. Terminata la mostra di Schiaminossi, al MARV ora fervono già i preparativi in vista del prossimo appuntamento, che si svolgerà nel mese di giugno nella cornice della rassegna Gradara Contemporanea, mettendo al centro l’opera di un pittore e incisore marchigiano come Luigi Toccacieli. A lui il MARV dedicherà la grande retrospettiva Toccacieli. Dal segno alla pittura, terza tappa di un ciclo di mostre sull’artista che ha coinvolto anche la Galleria d’Arte Albani di Urbino e la Casa Museo Osvaldo Licini di Monte Vidon Corrado”.
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