Cultura

giovedì 30 novembre 2023

"Bucci. Dalle Marche a Parigi", negli spazi del MARV di Gradara una grande mostra di respiro internazionale

"Bucci. Dalle Marche a Parigi", negli spazi del MARV di Gradara una grande mostra di respiro internazionale

di Ufficio Stampa 

Dalle Marche - terra natale di Anselmo Bucci, capace di generare un’influenza potente e duratura sulla sua produzione - fino a Parigi, la città del cuore, che l’artista seppe descrivere nei suoi aspetti quotidiani e suggestivi, attraverso opere su tela e incisioni (Odeon, Cinema Forain L’Autunno) che ne immortalano anche l’anima irrequieta e decadente (la serie Paris qui bouge). 

È un viaggio nello spazio, nella vita e nella carriera di uno dei massimi artisti italiani del ‘900, nonché figura di particolare importanza per l’identificazione di una identità marchigiana nelle arti figurative, quello raccontato dal primo grande evento espositivo promosso dalla Rete Museale Marche Nord, diretta da Luca Baroni e che vede il Comune di Gradara come ente capofila assieme ai comuni di Apecchio, Borgo Pace, Mercatello sul Metauro, Mombaroccio e Terre Roveresche.

"Bucci. Dalle Marche a Parigi" - finanziata dalla Regione Marche e prodotta dal Comune di Gradara in collaborazione con il Comune di Fossombrone, Gradara Innova s.r.l. e la Rete Museale Marche Nord - è il titolo della mostra che, dal 2 dicembre 2023 al 18 febbraio 2024, andrà a coronare un anno particolarmente significativo per il MARV (Museo d'Arte Rubini Vesin). Il museo, aperto al pubblico nel febbraio del 2023 e ancora parzialmente in corso di riqualificazione (i lavori si concluderanno nel giugno 2024), inaugura con Bucci una stagione espositiva 2024-25 ricchissima di appuntamenti, con l’obiettivo dichiarato di trasformare Gradara e i comuni della Rete Museale in un punto di riferimento di altissimo livello per gli amanti dell’arte in Italia e in Europa.  

Saranno oltre 150 tra dipinti, disegni, incisioni e fotografie le opere esposte di Anselmo Bucci (1887-1955), eseguite tra il 1904 e il 1950 e arrivate a Gradara grazie al prestito eccezionale della Quadreria Cesarini di Fossombrone, dell’Archivio Anselmo Bucci e di importanti collezionisti privati. Tra questi, molti capolavori esposti nelle Marche per la volta, come l’Odeon del 1919-20, il ritratto a figura intera dell’amata Juliette (1920), e il celebre ritratto di Rosa Rodrigo (la Bella), del 1923, già nota come immagine di copertina della mostra L’arte della Moda tenutasi recentemente ai Musei Civici di Forlì. 

Il ruolo della donna

Un viaggio, quello nell’arte di Bucci, nel quale trova grande spazio la figura femminile. Alla donna è infatti dedicato il primo ambiente espositivo (nove in totale quelli allestiti al MARV), che si propone di ricostruire l’importanza avuta dalle donne nella carriera del pittore. Esse furono per lui non solo modelle o soggetti, ma una costante fonte di ispirazione e aiuto professionale. Oltre al celeberrimo dipinto Gli amanti sorpresi, forse la più nota opera di Bucci e che trova un particolare legame con Gradara raffigurando una variante del mito dantesco di Paolo e Francesca, la sala dedica un’intera parete a Juliette Maré, amica, amante, compagna e musa del pittore per oltre vent’anni. 

Proprio in occasione della mostra (e del volume di studi, la cui pubblicazione è attesa per febbraio, che la accompagna) gli Amanti hanno cambiato interpretazione: già ritenuto l’amara descrizione di una triste esperienza personale conosciuta da Bucci (il presunto tradimento della compagna Juliette con il caro amico Leonardo Dudreville), il quadro viene ora riconosciuto come opera di fantasia, basato sulla figura di una modella utilizzata più volte dall’artista. Esso ritrova quindi tutto il suo valore ironico, enfatizzato dalla scanzonata scritta sul telaio (‘Il signor Celestino ha perso il treno’) che ne fa una delle creazioni più avvincenti di Bucci. 

L’esposizione è divisa per nuclei tematici, al fine di aumentare la suggestione dei visitatori che hanno modo di apprezzare per la prima volta l’opera di Bucci scoprendo, di volta in volta, i soggetti della sua produzione: da Parigi agli Animali, dagli Autoritratti ai Viaggi compiuti in località esotiche. I toni dell’allestimento, tenuti scuri per valorizzare la luce delle opere, armonizzano il confronto tra opere di natura diversa, come i dipinti, le incisioni e, per la prima volta in una mostra di questa portata, i disegni, ai quali è dedicata un’intera sala. 

La biografia dell’artista

Nato a Fossombrone, Bucci si forma all’Accademia di Brera di Milano prima di emigrare, giovanissimo, a Parigi. Qui, sviluppando la fascinazione marchigiana per l’arte grafica e la calcografia, diventa in breve tempo uno degli incisori più apprezzati della scena artistica francese, ricevendo il plauso di critici eminenti come Guillaume Apollinaire e collaborando con i massimi editori e stampatori del tempo. Artista di vocazione europea, Anselmo viaggia tra l’Italia e l’Europa, tornando frequentemente nella regione natia (le Marche) di cui traccia intime descrizioni figurative e letterarie. A oltre sessant’anni dalla sua morte, Bucci viene progressivamente riscoperto come uno dei massimi artisti italiani del ‘900, e una figura di particolare importanza per l’identificazione di una identità marchigiana nelle arti figurative. 

Il progetto “Dalle Marche all’Europa: tre artisti per Gradara”

La mostra "Bucci. Dalle Marche a Parigi" rappresenta la prosecuzione  del progetto "Dalle Marche all’Europa: tre artisti per Gradara", finanziato dal Bando Eventi della Regione Marche e che punta a valorizzare, con strumenti e mezzi di comunicazione di taglio internazionale e nella forma di una rassegna di tre mostre d’arte completate dai prodotti culturali annessi, il lavoro di tre artisti originari della provincia di Pesaro-Urbino ma attivi ad altissimo livello sia in Italia che all’estero tra i primi anni del Novecento:  Luigi Toccacieli (n. 1945), Anselmo Bucci (1887-1955), e Guerrino Bardeggia (1937-2004). La rassegna è incentrata sull’identificazione delle comuni radici territoriali dei tre artisti e su come la loro personale sensibilità si è espressa attraverso il mezzo artistico in un contesto diverso da quello di provenienza, in un periodo compreso tra il 1900 circa e il 2022. La scelta di artisti provenienti dall’area marchigiana e, in particolare, dalla provincia di Pesaro e Urbino è finalizzata a costruire la comprensione, da parte di un pubblico sia locale che internazionale, delle specificità e della ricchezza culturale del territorio. Scopo della rassegna Dalle Marche all’Europa è infatti quello di rafforzare la comprensione delle specificità marchigiane nell’opera di maestri che, pur operando su contesti e in epoche eterogenee, hanno sempre mantenuto vivo il contatto con la propria terra d’origine, celebrandola e costruendo dei nuovi strumenti per comprenderla e apprezzarla. 

Il progetto editoriale

La mostra sarà accompagnata dalla pubblicazione di Studi su Anselmo Bucci, a cura di Luca Baroni, con introduzione di Elena Pontiggia e contributi di Alessia Alberti, Luca Baroni, Mariella Gnani, Matteo Maria Mapelli, Anna Matteucci, Valentino Rubetti, Luigi Toccacieli, Gilberto Urbinati. Il volume costituisce un’indagine ad ampio raggio sul pittore I saggi raccolti nel testo coprono in modo enciclopedico la sua intera produzione, dalla pittura alla grafica, toccando aspetti rimasti finora poco studiati come la pittura di ritratto, il disegno finito, il restauro e il collezionismo.

Dichiarazioni

Filippo Gasperi, Sindaco di Gradara: Continua il percorso di valorizzazione del Palazzo Rubini Vesin, oggi sede del museo civico denominato MARV e al centro di un programma di lavori di riqualificazione che termineranno il prossimo anno con il completo rifacimento del piano terra. Un contenitore culturale e sociale dedicato alla cittadinanza, nel quale trovano posto iniziative di grande spessore, come la mostra su Anselmo Bucci, uno degli artisti marchigiani contemporanei più noti e influenti. Si rafforzano allo stesso tempo le sinergie tra il Comune di Gradara e gli altri enti del territorio, a cominciare dalla Rete Museale Marche Nord, con l'obiettivo di dare vita a mostre, esposizioni ed eventi dal forte valore culturale ma caratterizzate anche da una immediata e ampia fruibilità. Un ringraziamento doveroso va alla Regione Marche, nelle figure dell'assessore regionale Chiara Biondi e del dirigente Daniela Tisi, per il prezioso supporto. Ringraziamento che estendo al direttore della Rete Museale Baroni, al presidente di Gradara Innova Mammarella, a tutto lo staff e agli altri Comuni che sono al nostro fianco.

Federico Mammarella, Presidente di Gradara Innova: Il 2023 è stato un anno da ricordare per Gradara, cominciato con l’inaugurazione ufficiale del MARV e la mostra su Schiaminossi e che si conclude ora con questo appuntamento di grande rilievo che segna il ritorno delle opere di Bucci dopo l’evento del 2019 che fu invece dedicato alle sue incisioni. Grazie al lavoro e alle sinergie attivate da Gradara Innova insieme all’amministrazione comunale, alle reti museali e agli altri enti del territorio, nel tempo siamo stati capaci di differenziare il nostro brand e ampliare l’offerta culturale e artistico per andare incontro alle esigenze di un pubblico sempre più attento, curioso e desideroso di nuove esperienze. Gradara si conferma dunque sempre di più una destinazione di riferimento per un turismo orientato alla scoperta culturale.

Massimo Berloni, Sindaco di Fossombrone: Gradara è il sito più visitato delle Marche, motivo d'orgoglio quindi avere la possibilità di celebrare Bucci e la ricchezza artistica della sua città natale. Fossombrone, che custodisce nelle collezioni della Casa Museo Quadreria Cesarini la più grande raccolta al mondo delle opere dell'artista, crede fortemente nell’importanza di fare rete e tessere relazioni con altri Enti. Ed è anche con iniziative culturali come questa mostra che, dando lustro ad uno degli artisti che maggiormente ha caratterizzato l'intero territorio, si porteranno sempre più alla ribalta internazionale le bellezze e le eccellenze delle nostre Marche.

Luca Baroni, Direttore Rete Museale Marche Nord: Assieme a Bartolini e De Carolis, Bucci è uno dei massimi artisti marchigiani del primo Novecento. A differenza di questi ultimi, tuttavia, la sua fama stenta a decollare, facendone forse il meno noto tra i grandi maestri italiani della sua epoca. L’ambizione della mostra di Gradara è quella di mettere in dialogo, per la prima volta su questa scala, tutte le figure e gli enti legati a Bucci: dal Comune di Fossombrone ai collezionisti privati, dal mondo degli studiosi a quello del mercato, dell’archivio e del museo. Nasce così un grande evento trasversale che, grazie all’appoggio della Regione Marche, potrà segnare l’avvio di una nuova fase di conoscenza e fortuna internazionale per l’artista. 


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