Cultura
mercoledì 29 gennaio 2025
Applausi e forti emozioni ieri sera al Teatro Rossini con "Eravamo il suono" dell'Orchestra Olimpia

di Ufficio Stampa Orchestra Olimpia
È stato accolto da applausi e forte emozione il concerto-spettacolo di Orchestra Olimpia «Eravamo il suono - la storia dell'orchestra femminile di Auschwitz», che ha debuttato martedì 28 gennaio al Teatro Rossini di Pesaro.
Con questo evento, in collaborazione con il Comune di Pesaro, in partnership con la Banca di Pesaro e con il patrocinio di Regione Marche e Provincia di Pesaro-Urbino, Orchestra Olimpia ha fatto rivivere sul palco la storia dell’orchestra femminile del campo di concentramento di Auschwitz, tratta dall’omonimo romanzo per ragazzi di Matteo Corradini che ha ottenuto il premio speciale della giuria del prestigioso Premio Andersen 2024.
Le musiciste di Orchestra Olimpia dirette da Francesca Perrotta e l’attrice pesarese Clio Gaudenzi hanno ridato voce a otto orchestrali imprigionate ad Auschwitz, otto figure indimenticabili tra le quali anche l’illustre musicista Alma Rosè, nipote del celebre Gustav Mahler, che diresse l'orchestra del campo fino alla sua misteriosa morte.
«Eravamo il suono - la storia dell'orchestra femminile di Auschwitz» è una produzione interamente di Orchestra Olimpia, realtà tutta al femminile che da sempre unisce musica e impegno sociale.
«Il nostro lavoro di ricerca artistica ci ha fatto incontrare questa vicenda, dove la musica ha un ruolo essenziale, perché solleva dalla brutalità e diventa una possibilità per non morire. Una storia forte che grazie al fortunato incontro con Matteo Corradini abbiamo desiderato da subito portare in scena – dicono le fondatrici Roberta Pandolfi e Francesca Perrotta –. Alla parola abbiamo unito le note, sia attraverso celebri brani di repertorio, che grazie alle musiche che il compositore pesarese Danilo Comitini ha scritto appositamente per lo spettacolo, in un lavoro di squadra che ha coinvolto il drammaturgo Zeno Piovesan, la regista Valeria Fornoni, la costumista Helen Cerina e Vincenzo Pedata al disegno luci. L’illustrazione che accompagna lo spettacolo è invece di Francesca Gastone».
«Abbiamo inoltre avuto la preziosa supervisione artistica della regista Serena Sinigaglia, direttrice artistica con Lella Costa del Teatro Carcano di Milano, che ha colto il valore di questo progetto», aggiunge Pandolfi, che ha seguito la direzione artistica di produzione.
«Questa a Pesaro, in occasione del Giorno della Memoria, è stata la prima assoluta, ma noi ci auguriamo che sia la prima di una lunga e fortunata serie, perché ricordare il passato per non ripeterne gli sbagli nel presente è una lezione che deve accompagnarci sempre».
Lunedì 27 gennaio Orchestra Olimpia ha inoltre tenuto una lezione concerto, promossa dal Comune di Pesaro e rivolta alle scuole, nella sinagoga della città. Protagonista il brano Quatuor pour la fin du temps, che il compositore francese Olivier Messiaen scrisse nel campo di concentramento Stalag di Görlitz.