Cultura
sabato 27 giugno 2020
Annunciati i vincitori del 2° Premio Drammaturgico Nazionale "Antonio Conti"

di Ufficio Stampa
Dopo il lungo lavoro di selezione che ha richiesto 6 mesi di tempo, sono stati oggi annunciati i vincitori del 2° Premio Nazionale di Scrittura Drammaturgica “Antonio Conti” che ha visto la partecipazione di ben 42 autori di opere teatrali.
L’iniziativa parte dal Circolo di lettura sulla drammaturgia italiana contemporanea, attivo da oltre un decennio presso l’Associazione Amici della Prosa che organizza annualmente anche il Festival Nazionale d’Arte Drammatica che il prossimo ottobre celebrerà la sua 73° edizione al Teatro G. Rossini.
Una dozzina di lettori del Circolo – Marzia Alessandri, Sara Cardellini, Giuseppe Esposto, Antonella Gennari, Gigliola Gori, Barbara Lorenzi, Paola Paccapelo, Antonella Paoloni, Claudia Rondolini, Ida Soldani, Rosa Startari – coordinati da Francesco Corlianò, si sono costituiti in Giuria di base del Premio, analizzando e discutendo collegialmente tutti i testi in concorso.
Nella fase finale, per il dibattito sui migliori testi, la Giuria si è arricchita dell’intervento di alcuni esperti di rilievo nazionale. Presieduta dalla nota scrittrice, regista e drammaturga Lucia Calamaro, la Giuria ha potuto contare sulla partecipazione del critico teatrale Andrea Porcheddu, del giornalista Pierfrancesco Giannangeli e del Direttore artistico del CTU di Urbino Michele Pagliaroni.
La Giuria ha deciso di individuare nella cinquina dei finalisti le seguenti opere:
Dove sono Jim & Rodrigo? di Luisa Pachera – Avio (Trento)
La codista di Marleen Scholten – Milano
Non colpevole di Adriano Marcolini – Vicenza
Pagine strappate di Aldo Cirri – Roma
Sachertorte di Amelia Di Corso – Vasto (Chieti)
e di assegnare, in conclusione, i seguenti premi:
1° classificato e Vincitore del 2° Premio “Antonio Conti”: La codista di Marleen Scholten – Milano
2° Classificato: Dove sono Jim & Rodrigo? di Luisa Pachera – Avio (Trento)
3° Classificato: Non colpevole di Adriano Marcolini – Vicenza
L'Associazione Amici della Prosa premierà gli Autori il prossimo ottobre, in occasione del 73° Festival Nazionale d’Arte Drammatica, con la consegna dei premi in danaro.
Inoltre, lo spettacolo vincitore sarà messo in scena nel corso del 2021 da parte di un CTU italiano individuato dal CTU “Cesare Questa” di Urbino, mentre l’Autore del testo avrà la possibilità di confrontarsi, in vista della messa in scena, con Aureliano Delisi dell’Università di Urbino.
Di seguito le motivazioni della Giuria:
1° classificato – La codista di Marleen Scholten:
"La codista" è un testo sorprendente, delicato, aereo. Ha le qualità interiori del sussurro. Tocchi di incompiutezza che ci fanno dispiacere che finisca e l'autoironia di una voce che osserva il mondo da una prospettiva originale e sbilenca. Un testo strambo e sottile, per un personaggio di donna scapigliatamente calma, che diffonde in chi legge un'amarezza a rilascio lento, su un'umanità in coda. "La codista" ci presenta chiaramente una voce, che speriamo di risentire presto sui palchi dei teatri italiani.
2° classificato – Dove sono Jim & Rodrigo? di Luisa Pachera:
Testo che unisce ricordo collettivo e vissuto individuale, pagine della grande storia umana, conosciuta e ampiamente condannata, a evocazioni da realismo magico, con vicende quotidiane che si mescolano ai pensieri di grandi protagonisti universalmente conosciuti. Frammenti di una narrazione minimale tracciano la rotta per non dimenticare, con grande senso di civiltà, i crimini di una dittatura che ha travolto esistenze e affetti. Il testo, pur non esente da passaggi meno riusciti e sicuramente migliorabili, assume su di sé quel dovere della memoria che, dal Cile all'Italia, a distanza di oltre 40 anni, sembra sempre più necessario.
3° classificato – Non colpevole di Adriano Marcolini:
Un massacro dimenticato, spesso taciuto. Quella del popolo armeno è una storia intrisa di dolore e strazio, di diaspore e separazioni. Con il ritmo della ricostruzione processuale, il testo cerca di riportare alla luce storie individuali e collettive, ormai dimenticate o sconosciute ai più. Non sempre riuscito in ogni sua parte, e anzi la giuria sottolinea un eccesso di didascalismo che appesantisce lo svolgersi della vicenda, "Non colpevole" ha il merito di illuminare, con adesione e partecipazione emotiva, la narrazione di una storia recente che merita ogni attenzione.