Cultura
martedì 24 marzo 2020
"Animata Resistenza", un film amico che ci ricorda vecchi valori riscoperti (forse) ai tempi del virus

di Mattia Ferri
Simone Massi, ritenuto tra i più grandi animatori a livello internazionale con oltre 200 premi vinti nei festival di tutto il mondo, posta su facebook il link al film documentario "Animata Resistenza" di Francesco Montagner e Alberto Girotto, così mi imbatto su uno dei tanti contenuti visibili sui social ma tra i pochi che in questo periodo non riguardano esplicitamente il Coronavirus.
Prima di passare alle riflessioni di quel che ho visto, questo è il link per la visione, ve lo consiglio e non aspettate tanto perché la versione gratuita durerà ancora per poco.
Decido quindi di guardarlo preso dalla curiosità e fiducioso del buon contenuto scoprendo che "Animata Resistenza", oltre ad essere tecnicamente un bel film, è anche molto attuale nel messaggio.
Si passa dagli stupendi paesaggi della campagna di Pergola alle testimonianze di alcuni anziani del luogo, il ricordo della civiltà contadina, della guerra e della lotta partigiana, il tutto con Massi protagonista che ripercorre un po' il suo passato e la sua carriera.
C'è tanta poesia nel racconto, nelle parole stesse e nelle immagini, storie di un vecchio mondo contadino che riporta a quella stessa riscoperta del passato che oggi, barricati dentro le nostre case, stiamo avendo sulla nostra pelle.
Nel film si evoca la bellezza della natura, degli animali e dei valori umani, un "manifesto" di resistenza che oggi torna, resistenza alla velocità, alla modernità fermi nelle nostre abitazioni e impossibilitati ad uscire.
Ecco, quello che mi rimane maggiormente di questo bel documentario è una sensazione di compagnia, un film amico dove mi ritrovo nelle parole di Simone, in quella lentezza e profondità.
Non ci voleva e non desideravamo certo un virus per riscoprire certi valori, per fermarci, "Animata Resistenza" lo aveva già fatto nel 2014.
Buona visione.