Violenza sessuale su una 17enne: la Corte d'Appello di Ancona condanna a tre anni l'imputato

La Corte d’Appello di Ancona ha condannato a tre anni di reclusione un uomo di 25 anni riconosciuto colpevole di violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 17 anni. 

I fatti risalgono al 2019, quando la giovane subì la violenza all’interno di un’auto. 

In primo grado, il Tribunale di Macerata aveva assolto l’imputato, ma la sentenza è stata ribaltata dai giudici di secondo grado, che hanno riconosciuto la responsabilità penale, seppure nella forma della minore gravità.

«La ragazza è contenta della sentenza — ha dichiarato l’avvocato di parte civile Fabio Maria Galiani — perché dopo aver subito la violenza si era sentita colpevole di non essere riuscita a difendersi e, in seguito, anche colpevolizzata dal tribunale».

La decisione del primo grado aveva suscitato polemiche per alcune motivazioni contenute nel verdetto, tra cui il riferimento al fatto che la vittima avesse già avuto rapporti sessuali e che, di conseguenza, fosse “in grado di immaginare i possibili sviluppi della situazione”. 

Un’interpretazione che il legale ha definito ingiusta e lesiva della dignità della ragazza.

La Corte d’Appello ha ora riconosciuto l’esistenza della violenza, restituendo alla giovane «la soddisfazione di essere stata creduta». 

Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni. 

L’avvocato Galiani ha tuttavia annunciato l’intenzione di «valutare il criterio con cui è stata riconosciuta la minore gravità in un caso di violenza sessuale su una minore, che dovrebbe invece configurare un’aggravante».