Cronaca
martedì 28 gennaio 2025
Un fiume di sfollati palestinesi (300mila secondo Hamas) sta tornando nel nord della Striscia di Gaza

di ANSA
Un fiume di sfollati palestinesi, 300 mila secondo Hamas, sta tornando nel nord della Striscia di Gaza, mentre ci si prepara a un nuovo scambio di ostaggi.
La gioia di chi ritorna è smorzata dalle macerie che costellano la strada, sulla quale vigilano le truppe israeliane pronte a far fuoco su ogni minaccia.
C'è attesa per la liberazione dei prossimi ostaggi, giovedì: la jihad ha diffuso un video di Arbel, la cui mancata liberazione sabato scorso aveva fatto sospendere il via libera verso nord, un altro scambio avrà luogo sabato.
L'esercito israeliano vigila sui palestinesi in viaggio verso nord e fa sapere di aver sparato ieri 'colpi di avvertimento' per allontanare dei 'sospetti' che si avvicinavano alle truppe.
"Nella parte settentrionale di Gaza - scrive l'Idf su Telegram - le truppe hanno identificato un sospettato che rappresentava una minaccia per loro e hanno sparato colpi di avvertimento per allontanarlo. Il sospettato non si è allontanato e, poiché continuava a rappresentare una minaccia per le truppe, sono stati sparati altri colpi per allontanare la minaccia. Inoltre, nella parte centrale di Gaza, un aereo israeliano ha sparato per allontanare un certo numero di veicoli sospetti che si stavano muovendo verso nord in un'area che non è autorizzata per il passaggio secondo l'accordo e senza ispezione, in violazione dei termini dell'accordo".
Come d'uso da qualche giorno, la nota conclude precisando che le Idf "sono determinate a mantenere pienamente i termini dell'accordo per restituire gli ostaggi" ma " continueranno a prendere tutte le misure necessarie per sventare qualsiasi minaccia immediata per i soldati".
Le Idf "invitano gli abitanti di Gaza a seguire i loro annunci e a evitare di avvicinarsi alle truppe dispiegate nella zona".