Cronaca
venerdì 30 maggio 2025
Uccisa a 14 anni dall'ex, il padre dell'assassino: "Mio figlio è un bravo ragazzo, chiedo scusa a tutti"

La città di Afragola continua a confrontarsi con l’orrore del femminicidio di Martina Carbonaro, la 14enne uccisa a colpi di pietra dall’ex fidanzato Alessio Tucci, 19 anni.
Mentre il giovane, reo confesso, resta in carcere in attesa dell’udienza di convalida del fermo, le parole dei genitori delle due famiglie coinvolte restituiscono uno spaccato umano profondamente lacerato.
“Chiedo scusa a tutti, siamo distrutti. Martina era come una figlia per noi”, ha detto Domenico Tucci, padre di Alessio, davanti ai giornalisti.
In lacrime, ha cercato di spiegare quanto accaduto, parlando di un figlio "un bravo ragazzo, innamorato, non ossessionato".
E ha confermato che la moglie aveva messo in guardia la madre della ragazza: “Le disse di stare attenta, perché Martina frequentava più di un ragazzo”.
Sul fronte opposto, la famiglia Carbonaro ripercorre gli ultimi giorni di vita della figlia come in un incubo a ritroso.
Il padre Marcello, distrutto, racconta di aver avuto l’assassino della figlia accanto durante le ricerche: “Era in macchina con me. Quando l’ho chiamato mi ha detto che Martina aveva preso la sua strada. Dopo averla uccisa, è tornato a casa, si è fatto la doccia, ha mangiato ed è uscito”.
Enza Cossentino, la madre di Martina, non trova pace.
Invoca giustizia e l’ergastolo per Tucci: “Chi le ha fatto del male pagherà. Ha fatto una doccia per togliersi i panni del delitto, che ora non si trovano più”.
Ricorda anche una conversazione inquietante con la madre di Alessio, che le disse: “Stai attenta ai social, qualcuno può violentare e uccidere”.
Oggi quelle parole assumono un peso diverso: “Dovevo stare attenta al figlio. Forse lei sapeva e non mi ha detto nulla”.
Nelle prossime ore, nel carcere di Poggioreale, si terrà l’udienza di convalida del fermo per Alessio Tucci, accusato di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere.
Il 3 giugno è prevista l’autopsia sul corpo di Martina.