Trump: "Colpiti tre siti nucleari iraniani, operazione riuscita ma pronti a nuovi attacchi"

Con un’azione militare notturna coordinata con Israele, gli Stati Uniti hanno colpito duramente il programma atomico iraniano, distruggendo – secondo quanto dichiarato da Washington – tre siti nucleari. 

L’operazione, annunciata dal presidente Donald Trump come un «successo spettacolare», segna un’escalation senza precedenti che potrebbe infiammare l’intera regione mediorientale.

Non è ancora chiaro se l’attacco rappresenti l’inizio di una campagna militare più ampia o un’azione isolata. Tuttavia, secondo fonti della Cbs News, l’amministrazione americana avrebbe attivato contatti diplomatici con Teheran per chiarire che il rovesciamento del regime non è negli obiettivi di Washington. 

Un messaggio apparentemente distensivo, ma smentito nei toni dallo stesso Trump, che in un breve discorso dalla Casa Bianca ha lanciato un duro avvertimento all’Iran: «Se la pace non arriverà presto, colpiremo altri obiettivi con precisione, rapidità e competenza. Ci sarà pace, oppure per l’Iran sarà una tragedia. Una tragedia ben più grave di quella a cui abbiamo assistito negli ultimi otto giorni».

Il rischio di un allargamento del conflitto resta altissimo. 

L’azione americana, volta esplicitamente a “decapitare” il programma atomico iraniano, arriva in un momento di massima tensione nella regione e solleva interrogativi sull’equilibrio geopolitico globale, mentre la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione l’evolversi della crisi.