Cronaca

venerdì 02 luglio 2021

Smart working, i Sindacati contro il Comune di Fano: "Una delibera allucinante, dimenticati i lavoratori fragili"

Smart working, i Sindacati contro il Comune di Fano: "Una delibera allucinante, dimenticati i lavoratori fragili"

di Ufficio Stampa CGIL

Dopo la  circolare con cui l’Amministrazione  Comunale di Fano è intervenuta sulla disciplina dello smart working, scendono in campo i sindacati Fp CGIL, Cisl FP, UIL FPL che si dicono “stupiti” ed annunciano il loro “disappunto” nei confronti di una atto di Giunta che di fatto “dimentica la situazione dei lavoratori fragili ed elude ogni normativa vigente”.

Per quanto riguarda l’iter indicato nella delibera e nella conseguente circolare “non solo vengono violati i principi elementari come la  privacy dei lavoratori in condizione di fragilità – dicono Sciumbata, Todaro e Tiritiello - ma appare totalmente incoerente con le attuali disposizioni di legge e con la ratio che  ne sottende l’emanazione. Ricordiamo che il decreto-legge 22 aprile 2021 n. 52, convertito con modificazioni dalla Legge 17 giugno 2021, n. 87, ha disposto all’articolo 11 la proroga fino al 31 luglio 2021 delle disposizioni legislative di cui all'allegato 2 del medesimo decreto-legge. Per quanto qui di interesse, è stato prorogato fino al 31 luglio 2021 l’articolo 83 del decreto-legge 19 maggio 2020 2, n. 34, convertito con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020 n. 77. Ancor più grave – proseguono le Organizzazioni sindacali – alla luce del quadro normativo, che la Giunta dovrebbe ben conoscere, ed in considerazione del perdurare dello stato di emergenza, fino al 31 luglio per lo meno (o fino a nuove disposizioni normative ) i lavoratori fragili, già individuati come tali e per i quali il medico competente dovrebbe aver già adempiuto a quanto di competenza, dovranno continuare a prestare la propria attività lavorativa in modalità agile senza dover produrre una nuova documentazione salvo un aggravio della situazione personale.

Per quanto concerne lo Smart Working in generale (che nessuna norma ha abrogato e che anzi sarebbe da organizzare al meglio oggi per prepararsi al domani, per un’Amministrazione che pensa e guarda con voglia di crescere e migliorare, al prossimo futuro e rispondere con maggiore efficacia ed efficienza alle esigenze dei cittadini) i sindacati definiscono le dichiarazioni contenute nella delibera “da una parte lesive della dignità dei lavoratori dell’ Ente, che in un anno e mezzo di pandemia hanno continuato a garantire i servizi con competenza e qualità – dicono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl - e dall’altra rendono evidenti che l’Amministrazione non è sufficientemente attrezzata per propria responsabilità rispetto alla necessaria modernizzazione dei mezzi – sottolineano -  come lo smart working, nelle more di una puntale definizione nei prossimi Ccnl, va considerato come strumento che aumenta le potenzialità di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e, in questo particolare momento storico, come strumento di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e dei cittadini. Per farlo funzionare è sufficiente avere assessori e dirigenti che ne apprezzino le potenzialità , il personale è già pronto da tempo come ha avuto modo già dimostrare nei mesi scorsi “.

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