Cronaca
mercoledì 07 giugno 2023
Distrutta la diga di Kakhovka, "la Russia ha causato uno dei peggiori disastri ambientali degli ultimi decenni"

di ANSA
Circa 42mila persone sono a rischio a causa delle inondazioni su entrambe le sponde del fiume Dnipro dopo che la diga Nova Kakhovka è stata fatta saltare in aria: il picco dell'onda alluvionale è previsto per oggi.
Lo riporta il Guardian citando funzionari ucraini.
E sul sito web della presidenza ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky ha reso noto che a causa dell'esplosione della diga di Kakhovka, "si è formata una chiazza di petrolio di almeno 150 tonnellate che viene trasportata dalla corrente verso il Mar Nero. Non possiamo ancora prevedere quanta parte delle sostanze chimiche, dei fertilizzanti e dei prodotti petroliferi stoccati nelle aree alluvionate finirà nei fiumi e nel mare. L'evacuazione delle persone dall'area allagata è in corso: quasi ottanta insediamenti sono a rischio".
Con la distruzione della diga di Kakhovka, la Russia ha causato "uno dei peggiori disastri ambientali degli ultimi decenni", ha dichiarato oggi il primo ministro ucraino Denys Shmyhal in un discorso via web durante un evento dell'Ocse. "Decine di città e villaggi dovranno affrontare problemi di acqua potabile e di accesso alle riserve idriche per l'irrigazione", ha sottolineato il leader ucraino, "è un crimine contro l'umanità".
Un video postato su Twitter da giornalisti e anche da funzionari ucraini mostra le inondazioni e le devastazioni a Oleshky, nella regione di Kherson il giorno dopo la distruzione della diga di Kakhovka, sotto il controllo delle forze russe. Le immagini fanno vedere un'area vastissima completamente allagata, con l'acqua che lambisce le chiome degli alberi. E sullo sfondo colonne di fumo provocate da esplosioni.