Cronaca
giovedì 04 agosto 2022
Sale la tensione tra Cina e Taiwan, confermato il lancio di missili balistici da parte dell'Esercito popolare

di ANSA
Il ministero della Difesa di Taiwan ha confermato il lancio di "diversi missili balistici" da parte dell'Esercito popolare di liberazione (Pla) a partire dalle 13.46 locali (7.46 in Italia) nelle acque nordoccidentali e sudoccidentali dell'isola.
Lo ha detto il portavoce del ministero in conferenza stampa In risposta, le forze armate di Taipei hanno attivato i sistemi di difesa.
Il ministero, inoltre, ha "condannato le azioni irrazionali" della Cina che "minacciano la pace e la stabilità regionali".
La Cina ha dato il via, alle 12 locali (6 in Italia), alle più grandi esercitazioni militari mai fatte intorno a Taiwan in un crescendo di tensioni in risposta alla visita sull'isola della presidente della Camera Usa Nancy Pelosi. I media ufficiali ricordano che si tratta "di manovre militari e d'addestramento su vasta scala" che includono lanci dal vivo di colpi di artiglieria e di missili in sei aree marittime off-limits a navigazione e sorvolo, in una prova di forza dell'Esercito popolare di liberazione (Pla). Più aree sconfinano nelle acque territoriali e interne di Taiwan, oltre che nella zona economica esclusiva del Giappone.
Il governo di Taiwan ha affermato che la Cina ha aggiunto un'altra area di interdizione per le sue manovre militari nelle acque orientali dell'isola, portando il totale a quota sette. Lo ha reso noto l'Ufficio marittimo e portuale di Taipei in una nota, secondo cui la durata delle "manovre militari mirate" dell'Esercito popolare di liberazione (Pla) sono state estese da domenica 7 agosto a lunedì 8 fino alle ore 10:00.
Le forze armate di Taiwan "operano come al solito e monitorano ciò che ci circonda in risposta alle attività irrazionali" della Repubblica popolare cinese "con l'obiettivo di cambiare lo status quo e di destabilizzare la sicurezza della regione". Lo afferma in una noTa il ministero della Difesa di Taipei all'avvio delle manovre militari cinesi su vasta scala intorno all'isola. "Non cerchiamo l'escalation, ma non ci fermiamo quando si tratta della nostra sicurezza e sovranità. Sosterremo il principio di prepararsi alla guerra senza cercare la guerra e con l'atteggiamento di 'non intensificare i conflitti e non causare controversie'".
Il capo della diplomazia Ue Josep Borrell ha condannato le "esercitazioni militari mirate" della Cina intorno a Taiwan, osservando che la visita della speaker della Camera americana Nancy Pelosi sull'isola non è una motivazione valida. "Non c'è alcuna giustificazione per usare una visita come pretesto per un'attività militare aggressiva nello Stretto di Taiwan", ha scritto Borrell su Twitter. "È normale e di routine per i legislatori dei nostri Paesi viaggiare a livello internazionale. Incoraggiamo tutte le parti a mantenere la calma, esercitare moderazione e agire con trasparenza", ha aggiunto Borrell, a Phnom Penh per l'Asean.
I ministri degli Esteri del'Asean, i 10 Paesi del sudest asiatico (Brunei, Cambogia, Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam), hanno avvertito che la crescente situazione di tensione intorno a Taiwan potrebbe innescare "conflitti aperti", mentre la Cina si prepara a tenere "manovre militari mirate" su vasta scala circondando l'isola. I ministri, in una dichiarazione congiunta, hanno affermato che la situazione "potrebbe destabilizzare la regione e alla fine potrebbe portare a errori di calcolo, gravi confronti, conflitti aperti e conseguenze imprevedibili tra le principali potenze".