Cronaca
giovedì 01 maggio 2025
Primo Maggio, Mattarella: "Salari insufficienti e morti sul lavoro, ferite aperte per l'Italia"

In occasione della Festa del Lavoro, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha lanciato un forte appello su due grandi emergenze del Paese: salari inadeguati e sicurezza sul lavoro, con un monito chiaro contro caporalato e sfruttamento dei migranti. “Sappiamo tutti come le questioni salariali siano fondamentali per la riduzione delle disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti dell’innovazione e del progresso”, ha affermato, sottolineando che troppe famiglie non riescono a reggere l’aumento del costo della vita. “Salari insufficienti sono una grande questione per l’Italia”, ha aggiunto.
Il Presidente ha poi richiamato l’attenzione sulle condizioni di lavoro dei migranti, ricordando i dati dell’OIL che indicano salari inferiori di un quarto rispetto ai lavoratori italiani, con derive “scandalose come il caporalato”. “Va contrastato con fermezza – ha detto – per rispettare la dignità della persona e l’articolo 36 della Costituzione”. E ha citato Papa Francesco: “Non venga mai meno il principio di umanità come cardine del nostro agire quotidiano”.
Particolarmente duro il passaggio sulle morti bianche, definite da Mattarella una “piaga che non accenna ad arrestarsi”. Nei primi mesi del 2025 sono centinaia le vittime, ha ricordato, invitando istituzioni, imprese e lavoratori a rafforzare l’impegno per la sicurezza. “Non sono tollerabili né indifferenza né rassegnazione”, ha dichiarato, ringraziando Cgil, Cisl e Uil per aver dedicato il Primo Maggio unitario al tema della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Nel suo messaggio, Mattarella ha anche ribadito l’importanza del dialogo tra le parti sociali, ricordando che il confronto tra imprese e sindacati ha rappresentato “un volano di progresso civile, sociale ed economico” nella storia del Paese. “Conviene sempre investire nel dialogo, aiuta a raggiungere mete di progresso”, ha aggiunto, richiamando lo spirito che ha portato alla nascita dello Stato sociale.
Infine, uno sguardo ai nuovi scenari globali. Il Presidente ha espresso preoccupazione per il ritorno ai dazi e per le ripercussioni di una possibile guerra commerciale sull’economia mondiale. “Si affacciano rischi che possono ostacolare l’accesso alle cure e alla salute per i più fragili. E che, inevitabilmente, produrranno effetti negativi anche sull’Italia”.