Cronaca
lunedì 29 luglio 2024
Netanyahu sta preparando una rappresaglia sul Libano, Tajani: "Invitiamo gli italiani a tornare in patria"

di Corriere della Sera
Atterrato dagli Stati Uniti in anticipo di qualche ora sull’agenda, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu (foto) ha riunito il Gabinetto di sicurezza per decidere una risposta all’attacco missilistico di Hezbollah su un campetto da calcio nel Golan che sabato ha causato 12 vittime nella comunità drusa. La sensazione — sottolineano i media israeliani — è che Bibi approverà una rappresaglia su vasta scala, anche se resta da stabilirne la portata, così come è da capire se ciò scatenerà una guerra totale. Se un attacco israeliano sul Libano è certo, secondo la tv libanese sono però in corso sforzi diplomatici perché questo non avvenga sulle città principali, tra cui Beirut, e le aree densamente popolate.
di ANSA
"Seguiamo con grande attenzione non soltanto i nostri 1200 militari che addestrano le forze armate libanesi, ma anche i 3000 italiani. Siamo pronti a qualsiasi evenienza nel caso in cui, e ci auguriamo che non accada, la situazione dovesse peggiorare. Ci impegnano a fare tutto ciò che serve per tutelare l'incolumità degli italiani che vivono in Libano. Certamente oggi invitiamo gli italiani che sono in Libano alla massima prudenza. Chi può rientrare lo faccia. Sconsigliamo nella maniera più ferma di andare in quel Paese fin quando la situazione è così complicata". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
"Ho parlato con i Ministri di Israele Israel Katz e del Libano Bou Habib per evitare una nuova guerra", ha aggiunto Tajani secondo il quale "interrompere la spirale di violenza è possibile. Il governo è impegnato per la pace e la stabilità, anche attraverso il contingente italiano Unifil per il quale ho chiesto protezione. Il rispetto della risoluzione Onu 1701 è cruciale".
"In due lunghe telefonate ho sentito il ministro degli esteri del Libano e di Israele. Siamo preoccupati per l'inizio di un'escalation nell'area. Ho ribadito a entrambi i ministri l'impegno dell'Italia per una de-escalation", ha aggiunto, chiedendo che "venga applicata la risoluzione per la creazione di una zona blu per evitare una ripresa delle ostilità sospese. Noi lavoriamo per la pace, e ci auguriamo che un rafforzamento delle forze armate libanesi possa contenere Hezbollah".