Cronaca
martedì 10 ottobre 2023
L'ultimatum di Hamas al popolo di Ashkelon: "Lasciate la città entro due ore, vi abbiamo avvertiti"

di ANSA
Le sirene di allarme che segnalano l'arrivo dei razzi da Gaza stanno risuonando nel nord di Israele, soprattutto a Shlomi e in altre località, dice l'esercito.
E per la terza volta nel giro di un'ora sono risuonate le sirene anche nella zona centrale e a Tel Aviv. Sembra dunque intensificarsi il lancio da Gaza.
E i razzi di Hamas, nell'ultimo lancio da Gaza, hanno colpito l'Hotel Regina ad Ashkelon e colonne di fumo si vedono all'altezza del porto. Lo riferiscono i media israeliani. C'era stato l'ultimatum agli abitanti della città, 40 km a nord della Striscia di Gaza: "Lasciate la città entro due ore. Vi abbiamo avvertiti". "Avvisiamo gli abitanti di Ashkelon di lasciare la loro città entro le 5 (le 16 in Italia)", ha detto Abu Obeida.
L'esercito israeliano sta attualmente conducendo "attacchi su larga scala su obiettivi del terrore di Hamas" nella Striscia, ha fatto sapere il portavoce militare. Secondo i media un razzo è atterrato in un'area aperta vicino a Be'er Sheva e testimoni segnalano che ci sarebbero dei feriti. Intanto è salito a 704, tra cui 143 bambini e 105 donne il numero di palestinesi uccisi dalle forze israeliane a Gaza è salito. Il numero dei feriti è di circa 4.000.
In mattinata attacco aereo israeliano sul valico di Rafah tra Egitto e Gaza, il secondo raid in meno di 24 ore. Lo ha riferito l'autorità di frontiera sul lato di Gaza, secondo quanto riporta il Washington Post. Il raid ha colpito il tratto di strada tra il lato egiziano e quello di Gaza del valico, lasciando "un buco che ostacola il transito verso e dalla parte egiziana". Il valico di Rafah era stato appena riparato in seguito ad un attacco aereo israeliano ieri sera, ha detto a Sky News Arabia Iyad al-Bazum, portavoce del ministero degli Interni di Gaza controllato da Hamas. L'Egitto ha chiuso il valico di Rafah 'sine die', riferiscono fonti ad Al Arabiya.
Il bilancio delle vittime israeliane supera i 1.000 morti. "Almeno 1.008 israeliani sono stati uccisi da sabato", ha detto l'ambasciata israeliana negli Stati Uniti. In un post sui social media, l'ambasciata afferma che sono rimaste ferite anche più di 3.418 persone.
E il leader politico di Hamas Ismail Haniyeh assicura che non terrà "discussioni sui prigionieri e sugli ostaggi in mano delle forze della resistenza" fino alla fine della campagna militare. "Gli ultimi giorni ci hanno dimostrato che non abbiamo scelta: dobbiamo porre fine al controllo di Hamas su Gaza e alle sue capacità militari, per eliminare la minaccia su Israele". L'ambasciatore israeliano a Roma Alon Bar su X, intanto, sottolinea che "gli ultimi giorni ci hanno dimostrato che non abbiamo scelta: dobbiamo porre fine al controllo di Hamas su Gaza e alle sue capacità militari, per eliminare la minaccia su Israele".
Monito delle Nazioni Unite a Israele: l'assedio totale di Gaza è "proibito" dal diritto internazionale umanitario. L'assedio totale di Israele alla Striscia di Gaza è vietato dal diritto internazionale, ha dichiarato il capo delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk. "L'imposizione di assedi che mettono in pericolo la vita dei civili privandoli di beni essenziali per la loro sopravvivenza è vietata dal diritto internazionale umanitario", ha sottolineato in un comunicato.
La notte scorsa sono stati circa 200 gli obiettivi colpiti dall'aviazione israeliana nella Striscia. Soprattutto - ha spiegato il portavoce militare - a Rimal e Khan Yunis. L'esercito israeliano considera i due luoghi "come centri terroristici" privilegiati di Hamas da dove sono diretti "un gran numero di attacchi terroristici contro Israele". Tra gli obiettivi molte "residenze operative " di miliziani di Hamas e Jihad islamica. L'esercito israeliano ha avvisato i palestinesi di lasciare Gaza per l'Egitto e ha affermato di avere il "pieno controllo" del confine.