Cronaca
martedì 08 luglio 2025
Laureato e subito evaso: si cerca in tutta Europa Andrea Cavallari, condannato per la strage di Corinaldo
newsPotrebbe trovarsi nell'Europa dell'Est Andrea Cavallari, il 26enne di Bomporto (Modena), ricercato da giovedì 3 luglio dopo essere evaso dal carcere della Dozza di Bologna.
Il giovane, condannato in via definitiva a 11 anni e 10 mesi per la strage della Lanterna Azzurra di Corinaldo dell'8 dicembre 2018, non ha fatto ritorno in carcere dopo aver usufruito di un permesso speciale per discutere la tesi e partecipare alla cerimonia di laurea in Scienze Giuridiche.
Le indagini sono coordinate dalla Procura di Bologna e affidate al nucleo investigativo della polizia penitenziaria dell’Emilia-Romagna e delle Marche.
Si indaga per evasione, ma il pubblico ministero Andrea De Feis aprirà anche un fascicolo per favoreggiamento contro ignoti, per chiarire se qualcuno possa averlo aiutato a pianificare e attuare la fuga.
La dinamica dell’evasione fa infatti pensare a un piano premeditato e non a un gesto improvvisato.
Cavallari avrebbe avuto tutta la giornata per assentarsi: il permesso concesso dal magistrato di Sorveglianza copriva un arco orario dalle 7.30 alle 18, mentre la discussione della tesi era fissata in mattinata.
Dopo la proclamazione, il detenuto avrebbe partecipato a una piccola festa in zona universitaria, poi si sono perse le sue tracce.
Gli investigatori stanno esaminando i suoi contatti in carcere, le relazioni familiari e possibili complicità esterne.
In particolare si cerca di capire il ruolo, se ve ne sia stato uno, dei genitori, ai quali il ragazzo era stato affidato per l’uscita.
È stata intanto diffusa una foto segnaletica recente per raccogliere eventuali segnalazioni utili.
Nel frattempo, è stata rintracciata l’ex fidanzata di Cavallari, una 25enne coinvolta da minorenne nell’indagine originaria.
La giovane è risultata completamente estranea ai fatti, non ha mai fatto visita al detenuto in carcere e non era presente alla cerimonia di laurea né ai festeggiamenti.
Infine, saranno approfondite le motivazioni che hanno portato alla concessione del permesso da parte del magistrato di Sorveglianza, e i pareri espressi dagli enti coinvolti.
Si tratta infatti del primo beneficio carcerario concesso al 26enne.