Cronaca

lunedì 24 novembre 2025

La storia di Giovanni Donati: la Resistenza di Cantiano e la deportazione nel racconto di Matilde Della Fornace

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La storia di Giovanni Donati: la Resistenza di Cantiano e la deportazione nel racconto di Matilde Della Fornace

Matilde Della Fornace (in foto a sinistra), presidente provinciale Anpi Pesaro Urbino, ripercorre la figura del partigiano e prigioniero di guerra Giovanni Donati (in foto al centro), protagonista della Resistenza nell’area di Cantiano e testimone della deportazione nazista. 

Un percorso che incrocia alcuni degli snodi più significativi della storia locale e nazionale, dalla scelta spontanea della lotta partigiana fino all’esperienza nei campi di lavoro forzato.

Della Fornace sottolinea come Cantiano rappresenti uno dei centri simbolici della Resistenza provinciale: un territorio in cui molti giovani, come Donati, decisero di opporsi al fascismo con una scelta istintiva e coraggiosa. 

Tra gli episodi più rilevanti c’è la battaglia del 25 marzo 1944, quando ottanta partigiani arroccati sulle montagne riuscirono a respingere l’attacco di settecento militari tedeschi guidati dalle forze fasciste. 

Una vittoria inattesa che determinò un’ondata di adesioni alla lotta partigiana in tutta la provincia.

La vita di Giovanni Donati attraversa anche la drammatica stagione della deportazione. 

Come molti giovani dell’epoca, subì il ricatto dei tedeschi e dei fascisti, che imprigionarono sua madre per costringerlo a lasciare la montagna e presentarsi. 

La scelta di salvaguardare la sua vita portò Donati e il fratello alla deportazione nei campi di lavoro, dove migliaia di militari italiani furono costretti a sostenere l’industria bellica tedesca in condizioni estreme. 

Per loro la guerra durò più a lungo: mentre la provincia veniva liberata nel settembre 1944, i deportati rimasero nei campi fino al 1945 e affrontarono un ritorno segnato da condizioni fisiche critiche e da un continente devastato dalla distruzione dei trasporti e delle infrastrutture.

La sua vicenda, osserva Della Fornace, riflette la complessità del territorio cantianese, segnato da una tradizione di reazione popolare alle condizioni di povertà e disuguaglianza, dall’affermarsi delle idee socialiste e comuniste e dal ruolo determinante delle donne che sostennero la Resistenza. 

La storia di Donati diventa così una testimonianza emblematica dei sacrifici e del coraggio che hanno segnato la lotta antifascista nella provincia di Pesaro e Urbino.

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