Cronaca
martedì 26 agosto 2025
Inchiesta sugli affidamenti a Pesaro: Santini scagiona Ricci nell'interrogatorio di dieci ore
newsMatteo Ricci non sarebbe stato a conoscenza delle operazioni contestate al suo ex stretto collaboratore Massimiliano Santini, né avrebbe ricavato vantaggi economici.
È quanto emerge dall’interrogatorio di oltre dieci ore sostenuto da Santini davanti ai magistrati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Pesaro sugli affidamenti diretti del Comune tra il 2019 e il 2024.
Secondo quanto riportato da Repubblica e confermato dalla difesa, Santini avrebbe ammesso le proprie responsabilità dichiarando di aver intascato personalmente del denaro: “Li prendevo io, me ne assumo la responsabilità. Ricci del giro denaro non sapeva niente”. L’ex collaboratore, difeso dall’avvocato Gioacchino Genchi, ha consegnato agli inquirenti un cellulare e una scheda sim utilizzati per lavoro, materiale che potrebbe rivelare nelle chat ulteriori dettagli sul “sistema” degli affidamenti.
Il pubblico ministero Maria Letizia Fucci ha disposto il sequestro dello smartphone per nuovi accertamenti forensi, anche su un profilo WhatsApp business cancellato.
La difesa ha precisato che le attività investigative sono state orientate a rinviare la discovery dopo le elezioni regionali per evitare strumentalizzazioni politiche.
Al centro delle indagini, affidamenti per oltre 500mila euro a due società no profit, Stella Polare e Opera Maestra, che secondo l’accusa sarebbero state create dall’imprenditore Stefano Esposto.
Una parte delle risorse, circa 100mila euro, sarebbe poi rientrata a Santini tramite bonifici.
Complessivamente gli indagati sono 24, tra cui lo stesso Ricci, oggi europarlamentare del Partito Democratico e candidato del centrosinistra alla presidenza delle Marche.