Cronaca

mercoledì 04 ottobre 2023

Il bus precipitato dal cavalcavia è stato rimosso, 21 morti di cui 2 bambini e 1 adolescente e 15 feriti

Il bus precipitato dal cavalcavia è stato rimosso, 21 morti di cui 2 bambini e 1 adolescente e 15 feriti

di Repubblica

Il bus precipitato sotto il cavalcavia vicino ai binari della Mestre-Marghera è stato rimosso durante la notte: sollevato con due gru, è stato posto su un tir per portarlo in deposito. Nel bilancio delle vittime ci sono 21 morti, di cui due bambini e una adolescente, e 15 feriti. Sei sono gravi: quattro sono adulti e due sono fratellini tedeschi di 7 e 13 anni. I feriti sono stati trasportati, oltre che negli ospedali del luogo anche a Padova, Dolo e Milano.

"Come 118 stiamo cercando di recuperare tutte le informazioni per stabilire l'identità delle vittime. Ci sono ancora 14 morti e 4 feriti ancora senza un nome. Un'attività marginale, certo, di supporto alle Forze dell'Ordine ma necessaria viste le condizioni. Il magistrato nominerà un perito incaricato di eseguire il riconoscimento, attraverso impronte dentali e digitali. Un lavoro fatto di concerto con la polizia scientifica". 

Paolo Rosi, direttore del 118 Regione Veneto, il giorno dopo la strage di Mestre è stremato. "Ho dormito pochissimo - confida all'Adnkronos - chi fa il mio mestiere di tragedie ne vede tante ma un episodio così straordinario con vittime ustionate, tra cui minori, è davvero straziante. Un bambino di appena 1 anno è morto, un'altra bambina di soli 4 anni è gravissima all'ospedale di Padova. Solo a Treviso una bambina non desta preoccupazioni, a parte qualche frattura. Ma qui è stata l'apocalisse".

"Ho fatto issare le bandiere a mezz'asta sugli edifici della Regione e ho chiesto anche ai sindaci del Veneto. E' stato proclamato lutto cittadino ma penso che ci stia anche un lutto nazionale. Di fronte a una tragedia come questa, dobbiamo mostrare rispetto per le vittime è fondamentale". Lo ha detto il Presidente del Veneto, Luca Zaia, intervenendo nel corso di Non Stop News su RTL 102.5. 

"Nessuno sa ancora esattamente cosa sia successo, quello che sappiamo è che c'era una telecamera fissa sul cavalcavia. Da quel che ho visto delle immagini, per quel poco che si può vedere, si vede il bus arrivare a meno di 50 km/h, si vedono gli stop che si accendono, quindi avrebbe frenato. Poi si vede che il mezzo si 'appoggia' al guardrail, si ribalta e cade giù". Così a LaPresse Massimo Fiorese, amministratore delegato dell'azienda La Linea Spa, la società di proprietà del bus volato giù dal cavalcavia a Mestre ieri sera. "Specifico che l'autobus non ha preso fuoco, ha fatto solo qualche fiammella. Essendo elettrico, se avesse preso completamente fuoco sarebbe stata una tragedia anche peggiore", aggiunge Fiorese. Per il momento il bilancio della tragedia è di 21 morti e 15 feriti, tra le vittime anche l'autista Alberto Rizzotto.

 

 

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