Cronaca
giovedì 17 febbraio 2022
Il 17 febbraio 1992 cominciava l'inchiesta Mani Pulite, 30 anni dopo "la corruzione è più nascosta e pericolosa"

dall'ANSA
Il 17 febbraio 1992, con l'arresto a Milano di Mario Chiesa, presidente socialista del Pio Albergo Trivulzio, cominciava l'inchiesta che sarebbe passata alla storia come Mani Pulite. Coordinata dalla Procura guidata da Francesco Saverio Borrelli e dall'aggiunto Gerardo D'Ambrosio e assegnata in prima battuta ai pm Antonio Di Pietro, Piercamillo Davigo e Gherardo Colombo, l'indagine mise sottosopra l'intero Paese e ridisegnò la geografia politica italiana, spazzando via Psi e Dc ma non risparmiando neanche altri partiti.
Rispetto agli anni di Tangentopoli "la corruzione oggi non è più un sistema per finanziare quasi sistematicamente la politica, si è dispersa in mille rivoli. Ma esiste, è più nascosta, e quindi più pericolosa soprattutto in questa fase di grandi investimenti pubblici per il Pnrr", dice in un'intervista all'Ansa il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione Giuseppe Busia, a 30 anni dall'inchiesta Mani Pulite.
Il Paese è cambiato, e anche le mazzette, servono strumenti nuovi, controlli preventivi, e una cultura della legalità, avverte, perché la corruzione "alimenta un senso di ingiustizia, e minaccia un bene prezioso che abbiamo tutti il dovere di preservare: la fiducia nelle istituzioni".