Cronaca
martedì 05 novembre 2024
I tribunali non convalidano il trasferimento di migranti, Salvini: "Italia insicura per colpa di giudici comunisti"

di ANSA
La Libra ha raccolto un altro gruppo di migranti da trasferire in Albania: si tratterebbe di 6-8 persone al momento, a quanto filtra.
In Italia, però, i giudici continuano a non convalidare i trattenimenti nei centri, nonostante il decreto legge approvato in tutta fretta dal governo lo scorso 21 ottobre che ha riformulato la lista dei Paesi sicuri.
Una pronuncia è arrivata dal tribunale di Catania ed ha riguardato tre egiziani e due bengalesi.
Insorge il vicepremier Matteo Salvini, che accusa: "Per colpa di alcuni giudici comunisti che non applicano le leggi, il Paese insicuro ormai è l'Italia. Ma noi non ci arrendiamo!".
Il braccio di ferro giudici-governo continua, dunque.
Non è stato risolutivo il decreto scritto dal governo dopo la bocciatura del trattenimento dei primi 12 migranti portati in Albania.
L'obiettivo era superare con un provvedimento di legge la sentenza della Corte europea di giustizia dello scorso 4 giugno che ha fissato paletti più stringenti perché un Paese possa ritenersi sicuro.
Martedì scorso il tribunale di Bologna aveva rinviato proprio alla Corte Ue il caso di un cittadino del Bangladesh che aveva richiesto la protezione internazionale: la richiesta è di chiarire se debba prevalere la normativa comunitaria oppure quella italiana.
Oggi sono stati i giudici di Catania ad infliggere un nuovo colpo al provvedimento del governo.
Una lista di 'paesi sicuri', scrivono, "non esime il giudice all'obbligo di una verifica della compatibilità" di questa "designazione con il diritto dell'Unione europea" e "in Egitto ci sono gravi violazioni dei diritti umani" che "investono le libertà di un ordinamento democratico".
E' "uno dei Paesi in cui si applica la pena di morte e nel quale il numero delle esecuzioni è fra i più alti del mondo".
Vi si sono "verificati anche recentemente casi di detenzioni arbitrarie e arresti senza mandato da parte delle forze di polizia, è comune la pratica della detenzione preventiva e non sono infrequenti le sparizioni forzate".
Analoga valutazione è stata fatta per il Bangladesh e non è così stato convalidato il trattenimento di cinque richiedenti asilo.
Una decisione simile a quella di Bologna è stata poi presa anche dal tribunale di Roma, che ha sospeso l'efficacia del diniego della richiesta di asilo di uno dei 12 migranti che erano stati trasferiti in Albania.
Il nuovo decreto è stato rinviato alla Corte di giustizia europea sollecitando una risposta urgente.