Cronaca

venerdì 18 giugno 2021

Green Factory: "A Padiglione un teatrino che ha reso impossibile l'intervento dei relatori"

Green Factory: "A Padiglione un teatrino che ha reso impossibile l'intervento dei relatori"

di Ufficio Stampa

Sono la bestia nera di qualsiasi comitato di cittadini. Qualunque essi siano, gli impianti che trattano i rifiuti, non appena si parla di costruirne uno, sorgono comitati di cittadini contro. E se l'impianto c'è già, inevitabilmente c'è pure il gruppo di abitanti della zona che lo combatte.

Il timore è sempre lo stesso: sono pericolosi per l’ambiente e la salute.

Ma cosa c'è di vero?

Per rispondere alle domanda, Green Factory, che, ricordiamo, è la società proponente la realizzazione di un impianto integrato di compostaggio e biodigestione anaerobica, ha prima organizzato, poi ha partecipato a incontri finalizzati alla massima conoscenza dell’impianto. Ha anche aperto un sito dove sono pubblicate tutte le informazioni e fornito un indirizzo e-mail al quale indirizzare le domande (che non sono mai pervenute)

Quindi, l’incontro organizzato a Padiglione è stato accolto molto positivamente come ulteriore momento di dialogo. Abbiamo invece assistito ad una “ arena” di maleducazione con il solo obiettivo di non voler ascoltare: meglio la non conoscenza! Probabilmente i tanti “talk show” nei quali opinionisti, uomini di cultura e di scienza, politici si azzuffano spesso con male parole a prescindere dal merito della discussione, assicurando certamente “audience” alla trasmissione a scapito però di una corretta ed equilibrata informazione, vengono presi ad esempio.

Così per più di un’ora è andato in onda un teatrino (l’incontro è stato registrato e quindi può essere confermato) che ha reso impossibile l’intervento dei diversi relatori. Poi, quando il gruppo di facinorosi si è “ ritirato” , è stato possibile dare voce ai relatori, peccato che ciò è avvenuto a ridosso del coprifuoco.

E’ opportuno ricordare che era presente l’arch. Marco Gaudenzi per l’illustrazione del progetto architettonico dell’impianto. Un progetto pensato per armonizzare impianto e territorio e minimizzare gli impatti ambientali. Concepita per minimizzare il suo impatto acustico e odorigeno, la struttura risponde a criteri architettonici orientati alla rigenerazione del territorio circostante. 

Presente anche il prof. Gianumberto Accinelli, noto Esperto di Ecologia, che ha inquadrato l’impianto da un punto ecologico ed ha mostrato come questi interventi si spirano al funzionamento di tutti gli ecosistemi ecco perché sono opere da perseguire

La realizzazione di un impianto che tratta solamente scarti di cucina e potature dei giardini, concretizza i principi dell’economia circolare in quanto produce biometano e compost di qualità.

A sua volta il biometano contribuisce alla decarbonizzazione evitando prelievi di metano da carbon fossile.

Il compost di qualità, utilizzato anche in bio-agricoltura, consente di ridurre l’utilizzo di concimi chimici.

Inoltre, il trattamento in loco di questo materiale contribuisce alla riduzione di emissioni di CO2 in atmosfera per effetto dei trasporti in altre regioni che, purtroppo, continua e continuerà ad essere molto elevato stante la produzione di circa 1 milioni di tonnellate di rifiuti da parte delle imprese che si aggiungono a quelle da rifiuto urbano.


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