Cronaca

sabato 27 gennaio 2024

Giorno della Memoria, Mattarella: "Lo sterminio degli ebrei il più abominevole dei crimini, un orrore assoluto"

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Giorno della Memoria, Mattarella: "Lo sterminio degli ebrei il più abominevole dei crimini, un orrore assoluto"

di ANSA

Lo sterminio degli Ebrei è stato "il più abominevole dei crimini" e Auschwitz ha spalancato "i suoi cancelli" su "un orrore assoluto, senza precedenti" che è stato "idealizzato e realizzato in nome di ideologie fondate sul mito della razza, dell'odio, del fanatismo, della prevaricazione".

La strada da seguire, soprattutto ora che si stanno riaffacciando "pericolose fattispecie di antisemitismo" non è certo "quella dell'odio", ma "della pace". 

Riconoscendo, oggi, anche il diritto di un popolo come quello palestinese ad avere un proprio Stato. 

Il discorso che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, fa al Quirinale in occasione della cerimonia per il "Giorno della Memoria", è di quelli destinati a lasciare il segno. Soprattutto perchè la ricorrenza quest'anno si celebra mentre è in corso tra israeliani e palestinesi forse il peggior conflitto della loro tormentata storia.

E così, le parole che il Capo dello Stato pronuncia davanti alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, una nutrita squadra di ministri, i presidenti di Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, i vertici della Comunità ebraica e i familiari dei Giusti, acquistano un valore forte e si rivolgono ad una platea più vasta di quella presente nel salone dei Corazzieri. Sono parole che invitano al rispetto dei diritti "di ciascuno", che condannano "l'indifferenza" di chi sceglie di "guardare dall'altra parte", ma soprattutto che invitano, "chi ha sofferto", come il popolo di Israele, a "non negare a un altro popolo il diritto" ad avere "uno Stato".

L'intervento del Presidente della Repubblica ha orizzonti vasti, senza confini temporali. Lui parla di ieri affinché oggi non si commettano gli stessi errori. Cita Primo Levi quando disse che la storia della deportazione "non può essere separata" da quella delle "tirannidi fasciste in Europa" - scolpendo così "il giudizio" sulle "responsabilità" del "più grave sterminio" compiuto "nella storia dell'umanità"- e mette in guardia dalle ideologie "di superiorità razziale", "nazionalismo predatorio", "supremazia dello Stato sul diritto inviolabile di ogni persona" e "culto della personalità e del capo" che sono stati "virus micidiali". Mattarella insiste più volte sul concetto di "responsabilità", anche quando osserva come non ci sia "torto maggiore" nei confronti delle vittime che "annegare in un calderone indistinto le responsabilità" o compiere "superficiali operazioni di negazione o riduzione delle colpe personali e collettive".

 

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