Cronaca

mercoledì 21 maggio 2025

Garlasco, nuova svolta: 15 minuzie dattiloscopiche collegano Andrea Sempio all’impronta sul muro

Garlasco, nuova svolta: 15 minuzie dattiloscopiche collegano Andrea Sempio all’impronta sul muro

A diciotto anni dal delitto di Garlasco, un’impronta fotografata sul muro della villetta dove fu trovata morta Chiara Poggi potrebbe cambiare tutto. 

Secondo la consulenza tecnica disposta dalla Procura di Pavia, quell’impronta palmare conterrebbe 15 “minuzie dattiloscopiche” compatibili con Andrea Sempio, all’epoca amico di Marco Poggi, fratello della vittima.

Un dato emerso grazie alle più avanzate tecnologie forensi, utilizzate nella riapertura delle indagini chiesta dalla difesa di Alberto Stasi, l’ex fidanzato di Chiara, oggi a fine pena per l’omicidio.

La traccia era stata prelevata 18 anni fa con un bisturi sterile, asportando l’intonaco. 

Oggi, grazie ai nuovi strumenti, la Procura intende analizzarla nuovamente per isolare eventuali tracce ematiche e ottenere un profilo genetico

L’obiettivo è comparare le evidenze con la fotografia scattata all’epoca, unico elemento rimasto della scena originaria.

La consulenza, firmata dagli esperti nominati dai magistrati Stefano Civardi, Valentina De Stefano e Giuliana Rizza, individua otto impronte utili alla comparazione: una palmare e sette digitali. 

Tra queste, una sarebbe di Andrea Sempio e una di Alberto Stasi, rinvenuta sul cartone di una pizza consumata con Chiara la sera prima del delitto. 

Le altre appartengono a un artigiano già noto agli atti.

Ma è il palmo sul muro a preoccupare di più la Procura, che lo ritiene compatibile con Sempio e lo collega a un possibile alibi costruito ad arte: uno scontrino di un parcheggio a Vigevano conservato per un anno e consegnato solo in un secondo momento. 

Inoltre, nuovi elementi inquietanti sarebbero emersi a marzo scorso: fogli accartocciati trovati tra i rifiuti di Sempio con frasi come "ho fatto cose brutte" e "da non immaginare". 

Scritti che la difesa nega categoricamente: "A me non risultano proprio", ha dichiarato l’avvocata Angela Taccia.

Le perquisizioni avvenute a casa del 37enne a Voghera e nell’abitazione dei genitori a Garlasco hanno portato al sequestro di diari, quaderni e altro materiale, ora sotto analisi. 

La Procura non esclude nuove iniziative, anche con l’aiuto di un profiler del Racis per tracciare la personalità di Sempio.

Dal canto suo, la difesa ridimensiona il significato della traccia palmare: “Andrea frequentava spesso la casa, tranne la camera dei genitori di Chiara e Marco”. 

Secondo l’avvocato Gian Luigi Tizzoni, la tavernetta dove si trovava l’impronta era il luogo in cui Marco teneva i videogiochi e la PlayStation, rendendo plausibile la presenza dell’amico.

Resta però il nodo della scarpa dell’assassino: una Frau numero 42 con suola a pallini, la cui impronta si ferma al secondo scalino della scala verso la taverna. 

I nuovi accertamenti disposti dalla Procura mirano a stabilire con certezza se si trattasse della misura di Stasi (42) o di Sempio (44).

Intanto, la Procura di Pavia continua a incrociare testimonianze, celle telefoniche e orari, cercando di smontare l’alibi di Sempio. 

Perché, come ha ricordato il giudice che assolse Stasi in primo grado, "il ragionevole dubbio non è una sconfitta dello Stato, ma una vittoria della giustizia: meglio un colpevole libero che un innocente in carcere".

Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411

Primo utilizza Cookie di terze parti per personalizzare gli annunci pubblicitari e analizzare il traffico in ingresso. Fornisce informazioni ai Partner sul modo in cui utilizzi il sito, i quali potrebbero utilizzarle secondo quanto previsto delle proprie norme. Per saperne di più o negare il consento a tutti o alcuni cookie clicca su Maggiori Info. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione acconsenti all’uso dei Cookie da parte dei servizi citati nell'Informativa Estesa.

Maggiori Info