Cronaca
domenica 25 ottobre 2020
Frega (Silp-Cgil) sul nuovo dpcm: "Interdetti su come l’ordine pubblico possa rimanere stabile"

di Pierpaolo Frega, segretario provinciale Silp-Cgil
Alla luce del nuovo dpcm rimaniamo interdetti su come la situazione dell’ordine pubblico possa rimanere stabile.
Non siamo nè virologi nè negazionisti, siamo solo persone deputate a far rispettare la legge.
Gli episodi di Napoli, di Livorno, di Roma sono un pericoloso campanello d’allarme che mette donne e uomini della Polizia di Stato e delle altre FF.OO in grande difficoltà. Ci rendiamo conto delle problematiche e delle preoccupazioni della popolazione, molti privati esercenti, ristoratori, partite iva possono essere nostri parenti, nostri familiari. Ma la nostra condizione il nostro ruolo ci obbliga ad essere interfaccia tra lo stato e la società civile. Le violenze che sono state perpetrate ai danni delle forze dell’ordine non devono trovare assolutamente alcuna giustificazione, ma proprio per questo vorremmo lanciare un ponte di pacificazione: siamo consapevoli delle difficoltà del periodo in questione, ma vogliamo che sia chiara una questione: non dobbiamo essere noi l’obiettivo della rabbia e dello sfogo delle persone.
In queste ore confuse e dettate più dalla rabbia che dal buon senso leggiamo di manifestazioni, di disobbedienza civile, di ripresa della “libertà personale”, questi eventi chiameranno la Polizia ad un servizio emergenziale e straordinario. Ecco, non individuate in noi lo sfogo e la rabbia repressa, noi siamo e saremo sempre i garanti della legge e della democrazia, parafrasando Pasolini I poliziotti sono figli della società, dei lavoratori, sono lavoratori.
Aiutiamoci insieme a superare questo momento, scontri sociali sono solo dannosi e forieri di altra rabbia e di divisioni. Di tutto questo nessuno di noi oggi, sebbene disorientati, spaventati e arrabbiati, ne ha bisogno.