Cronaca
mercoledì 10 gennaio 2024
In Ecuador è "stato di emergenza" dopo l'uccisione di vari agenti delle forze dell'ordine in tutto il paese

di ANSA
Almeno 10 persone, tra cui due agenti delle forze dell'ordine, sono state uccise in violenze legate a bande criminali in Ecuador, ha detto martedì la polizia.
Otto sono morte a Guayaquil, città portuale dell'Ecuador, epicentro dell'ondata di violenza generalizzata che attraversa il Paese andino. Poi le autorità hanno annunciato la morte di due agenti "vilmente assassinati da criminali armati" a Nobol, a una quarantina di km a nord di Guayaquil, nella regione di Guayas.
Intanto l'Assemblea nazionale dell'Ecuador ha espresso il suo sostegno alle Forze armate e di polizia del Paese, in seguito alla dichiarazione di "conflitto armato interno" del presidente Daniel Noboa, motivata dall'invasione di un gruppo armato in un canale televisivo a Guayaquil e da attacchi simultanei in diverse città.
In una dichiarazione pubblica, firmata dai rappresentanti di tutti i partiti, il Parlamento - che ieri era stato evacuato a causa dei disordini - ha precisato che il sostegno include l'adozione di indulti e/o amnistie nei casi necessari per garantire il lavoro degli addetti alla pubblica sicurezza.
Il Congresso ha inoltre appoggiato l'azione del governo in materia di sicurezza per ripristinare la pace e l'ordine nel territorio nazionale, oltre a chiedere che i responsabili delle evasioni dal carcere siano individuati e puniti. I parlamentari hanno sottolineato che stanno lavorando in unità, indipendentemente dalle diverse correnti politiche e ideologiche che rappresentano. "La situazione attuale richiede collaborazione e coesione. Siamo impegnati ad affrontare questa sfida in modo responsabile e comune", hanno sottolineato.
Guayaquil, città portuale dell'Ecuador, è l'epicentro dell'ondata di violenza. Le vittime - riferisce il sindaco Aquiles Alvarez in una conferenza stampa - sono state registrate nel corso di diversi attacchi contro la popolazione civile e contro la polizia registrati nel corso della giornata. Un commissariato è stato colpito da un attentato, mentre due addetti alla sicurezza di un centro commerciale sono stati freddati dai criminali per aver impedito l'accesso ai locali affollati. In tutto 14 persone sono state arrestate.
Le aree sensibili e i penitenziari sono circondati dalle forze armate. Il presidente Noboa ha dichiarato ieri lo stato di "conflitto armato interno" a seguito delle violenze generalizzata messe in atto da parte di organizzazioni criminali di narcotrafficanti.