Cronaca

venerdì 11 febbraio 2022

È stato presentato il progetto di riqualificazione di Palazzo Olivieri, sede del Conservatorio di Pesaro

È stato presentato il progetto di riqualificazione di Palazzo Olivieri, sede del Conservatorio di Pesaro

di Ufficio Stampa

Il Decreto del 29 novembre 2021 (n. 2833) che assegna al Conservatorio Rossini di Pesaro 5,5 milioni di euro per lavori di ristrutturazione e manutenzione di Palazzo Olivieri – sua sede storica – appare proprio come un’opera a lieto fine. 

Per comprendere appieno il valore di questo finanziamento è necessario ripercorrere rapidamente la storia del connubio tra Conservatorio e Palazzo Olivieri. Il 5 novembre 1882 si inaugurava il Liceo musicale “G. Rossini”, istituito grazie alle volontà testamentarie del celebre compositore («quale erede della proprietà nomino il Comune di Pesaro, mia patria, per fondare e dotare un Liceo musicale», 5 luglio 1858), nell’ex convento di San Filippo Neri, in via Petrucci. Questa sede si dimostrò ben presto inadatta alle esigenze della scuola e, già nel 1884, fu acquistato Palazzo Olivieri, dal 1793 sede della Biblioteca e dei Musei Oliveriani. Tra il trasferimento della Biblioteca e dei Musei Oliveriani in altra sede, i lavori di ristrutturazione e la costruzione del Salone Pedrotti, si giunse all’inaugurazione di Palazzo Olivieri quale sede del Liceo musicale nel 1892, in occasione del primo centenario della nascita di Rossini. L’eredità di Rossini garantì per alcuni decenni l’autonomia del Liceo, ma, una non oculata gestione del lascito del compositore pesarese, il primo conflitto mondiale e la conseguente crisi economica resero necessario il passaggio della scuola allo Stato: nel 1940 il Liceo venne trasformato in regio Conservatorio e l’ente morale che aveva dato vita al Liceo con regio decreto nel 1869 assumeva la denominazione di “Fondazione Gioachino Rossini”. 

Dal 1940 il Conservatorio vive questa scissione tra l’essere un Istituto Superiore di Studi Musicali, attualmente inquadrato nell’area dell’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM) del MUR, un’istituzione statale dunque, ed essere collocato all’interno di un edificio di proprietà privata (della Fondazione Rossini), una scissione che per decenni non ha concesso al Conservatorio alcuna possibilità di poter accedere ai finanziamenti pubblici per interventi sulla propria sede.

Nel dicembre del 2020 l’intricata vicenda si scioglie: grazie all’emanazione di un emendamento bipartisan tra maggioranza ed opposizione, fortemente sostenuta dal Sindaco del Comune di Pesaro Matteo Ricci e dal Presidente della Fondazione Rossini Gianni Letta, nella legge 178 del 2020 all’art. 1 viene inserito il comma 535 con il quale nel bilancio dello stato per il 2021 si approva un fondo di 7 milioni di euro da destinare «alla copertura delle spese per interventi strutturali e di messa in sicurezza nonché di manutenzione ordinaria e straordinaria di edifici di particolare valore storico-artistico che non sono di proprietà dello Stato e che ospitano conservatori musicali.» Il settecentesco Palazzo Olivieri con le sue sale affrescate (Galleria degli uomini e donne illustri pesaresi e Sala dei Marmi) e le nobili scalinate rientra appieno nella categoria degli «edifici di particolare valore storico-artistico» ragion per cui il Conservatorio può aspirare ad un contributo. Presentata la propria candidatura secondo i parametri definiti dal decreto MUR-MEF dell’11 febbraio 2021 (n. 150), il 29 novembre 2021 il Conservatorio risulta assegnatario di un finanziamento dell’importo di € 5.530.000,00, ossia la quasi totalità del fondo previsto dal bilancio, a dimostrazione dell’importanza della sede e della validità del progetto presentato. La notifica del finanziamento giunge al Conservatorio il 23 dicembre 2021.

Questo risultato segna l’inizio di una nuova fase per l’Istituto. Innanzitutto è il frutto di uno sforzo corale, sottolinea il Presidente del Conservatorio Salvatore Giordano, da poco riconfermato nella sua carica a guida dell’Istituto pesarese: «è grazie alla sinergia che si è creata tra il Conservatorio Rossini, la Fondazione Rossini e il Comune di Pesaro che è stato possibile raggiungere con successo questa prima tappa. Doverosi e sentiti i ringraziamenti al Sindaco Ricci e al Presidente Letta e per aver reso possibile l’emendamento del 2020. Il finanziamento è il risultato anche dell’impegno dei tecnici che negli anni sono stati vicini alla Fondazione e al Conservatorio e degli esperti dell’Università Politecnica delle Marche; sulla base del lavoro realizzato in anni precedenti è stato possibile presentare un dossier ineccepibile, come dimostra la somma concessa all’Istituto, quasi il 90% dei fondi stanziati.»

Si tratta di una prima tappa di un percorso che vedrà il Conservatorio impegnato nei prossimi tre anni in importanti lavori di ristrutturazione. La fase progettuale che ha reso vincente la candidatura del Conservatorio di Pesaro ha messo in luce la capacità dei professionisti di centrare esattamente le esigenze dell’Istituto rendendole attuabili nei tempi di realizzazione previsti dal bando (tre anni). «Ed è sulla base di questa manifesta capacità progettuale, aggiunge il Presidente, che il Conservatorio proseguirà la propria collaborazione con i professionisti coinvolti nella fase pre-finanziamento. A costoro si uniranno altre figure di esperti e tecnici per la definizione del programma. Un ringraziamento deve essere rivolto alla Provincia di Pesaro-Urbino per aver dato piena disponibilità a fornire al Conservatorio il servizio di stazione appaltante; questo è un dato particolarmente significativo poiché il Conservatorio non ha uffici tecnici al suo interno e per la realizzazione del progetto di riqualificazione del Palazzo deve rivolgersi a soggetti terzi.»

In concreto si prevedono interventi straordinari di tipo strutturale, con adeguamento alle normative vigenti sulla sicurezza, a fianco di lavori di manutenzione ordinaria: dalla sistemazione delle coperture all’insonorizzazione e al riscaldamento ad aerazione delle aule, dalla climatizzazione dell’Auditorium Pedrotti al restauro degli esterni e degli infissi; inoltre, rifacimento di impianti e parziale redistribuzione degli spazi funzionali alle esigenze didattiche.

Tra i vincoli del bando l’accettazione da parte dell’ente proprietario dell’immobile (la Fondazione Rossini) a mantenere la concessione ad uso gratuito di Palazzo Olivieri in favore del Conservatorio per almeno 30 anni. Il Presidente della Fondazione Rossini Gianni Letta ha già comunicato tale concessione, rendendo quindi possibile l’accesso al finanziamento da parte del Conservatorio e il passaggio alla fase esecutiva.

Il 10 febbraio 2022, a distanza di meno di un mese dall’accettazione del finanziamento, il Consiglio di amministrazione del Conservatorio ha già attribuito gli incarichi ai professionisti, coordinati dall’ing. De Angelis, il quale svolgerà la funzione di RUP (Responsabile unico del procedimento). «L’obbligo di concludere i lavori entro 3 anni, afferma il Presidente Giordano, richiede al Conservatorio di muoversi con tempestività; si confida che, dato il vincolo a cui Palazzo Olivieri è sottoposto, la Soprintendenza dei Beni culturali sia vicina alle richieste dell’Istituto e ci aiuti ad essere celeri nelle procedure burocratiche così da poter realizzare il progetto nei tempi previsti.»

Il contributo arriva in un momento importante della storia del Conservatorio: nel 2022 ricorre il 140° anno di attività didattica dell’Istituto che, come in passato, continua ad attirare allievi da tutte le parti del mondo: dai 40 allievi del 1882 ai circa 700 di oggi, con un 10% di allievi stranieri provenienti da Russia, Cina, Georgia, Romania, Russia, a cui si uniscono gli allievi stranieri del programma Erasmus, segno dell’immutato riconoscimento dell’alto valore dei corsi del Conservatorio. Alla guida degli allievi 124 docenti, unitamente allo staff amministrativo e tecnico.

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