Cronaca
venerdì 25 agosto 2023
Donald Trump si è consegnato alle autorità della Georgia, la foto segnaletica è già nella storia

di Tgcoma 24
Donald Trump si è consegnato alle autorità della Georgia, nel famigerato carcere di Atlanta, ed è stato formalmente arrestato per 13 capi di imputazione, tra cui cospirazione e violazione della legge anti racket, nel procedimento che lo vede imputato per aver tentato di sovvertire il voto in Georgia nel 2020.
E' stato schedato, poi rilasciato. Per lui si tratta della quarta incriminazione con altrettanti arresti, ma in questo caso per lui sono scattati anche, per la prima volta, la foto segnaletica e il rilevamento delle impronte digitali, come un criminale comune. Trump ha evitato la cella grazie a una cauzione da 200mila dollari e a divieti severi di parlare con testi e co-imputati o di minacciarli, anche via social. Nessuno sconto però sulla prassi dell'arresto, neppure su quella foto segnaletica col timbro dell'ufficio dello sceriffo che macchia l'immagine di chiunque. L'immagine è stata poi rilanciata dallo stesso tycoon su X, social sul quale non postava dall'8 gennaio 2021, con la scritta: "Mai arrendersi". Elon Musk ritwitta il post dell'ex presidente: "Livello superiore".
Quella foto tra martirio e gadget elettorale
Un passaggio che il tycoon intende vantare con orgoglio trasformando la foto in icona del suo martirio politico-giudiziario e in gadget elettorale (il primo saranno le t-shirt). Nella foto segnaletica (foto) viene descritto alto un metro e 90 per 97 chili, con occhi blu e capelli "biondi o fragola". Un'onta, quella della foto segnaletica, riservata a tutti gli altri 18 imputati, compreso il suo ex avvocato Rudy Giuliani, un tempo famoso procuratore anti mafia e 'sindaco d'America' per la leadership dimostrata dopo gli attacchi alle Torri Gemelle, ora alla sbarra e al verde, anche se non ha voluto rivelare chi ha pagato la sua cauzione da 150mila dollari e il jet privato con cui è arrivato.