Cronaca
martedì 16 luglio 2024
Corruzione e autoriciclaggio a Venezia, indagato il sindaco Brugnaro e arrestato l'assessore Boraso

di ANSA
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro (in foto a destra), è indagato nell'ambito dell'indagine che ha portato all'arresto, tra gli altri, dell'assessore comunale alla Mobilità, Renato Boraso (in foto a sinistra).
Oltre a Brugnaro, sono indagati anche il capo di Gabinetto del sindaco e direttore generale del Comune, Morris Ceron, il vicecapo di Gabinetto, Derek Donadini. La vicenda che coinvolge Brugnaro riguarderebbe le trattative di vendita all'imprenditore Chiat Kwong Ching, di Singapore, dell'area dei "Pili" che si affaccia sulla laguna di Venezia. Gli accertamenti riguardano il blind trust che gestisce il patrimonio di Brugnaro.
L'abitazione di Boraso è stata inoltre sottoposta a perquisizione. Nell'inchiesta sono coinvolte 18 persone, a vario titolo, e le misure cautelari eseguite sono una decina.
Brugnaro, Ceron e Donadini "concordavano con Ching (imprenditore della società che puntava a rilevare l'area dei 'Pili' - ndr) il versamento di un prezzo di 150 milioni di euro in cambio della promessa di far approvare, grazie al loro ruolo all'interno dell'ente comunale, il raddoppio dell'indice di edificabilità sui terreni in questione e l'adozione di tutte le varianti urbanistiche che si sarebbero rese necessarie per l'approvazione del progetto edilizio ad uso anche commerciale e residenziale della volumetria di 348.000 mq che sarebbe stato approntato e presentato do una società di Ching". È quanto si legge in un passaggio del decreto di perquisizione a Derek Donadini, vice capo di gabinetto del sindaco di Venezia.
La promessa di 150 milioni e un palazzo svenduto
Brugnaro, Ceron e Donadini, si legge nel decreto di perquisizione, "concordavano con Ching e Luis Lotti (rappresentante in Italia di Ching - ndr) la cessione dell'immobile comunale Palazzo Poerio Papadopoli al prezzo di oltre 10 milioni di euro, inferiore al valore di 14 milioni, attraverso l'esercizio dei loro poteri amministrativi volti alla riduzione del suo valore di stima e ciò al fine di facilitare le trattative con Ching e Lotti per la cessione del terreni di proprietà del Brugnaro, denominati 'I Pili'. La riduzione del valore dell'immobile è avvenuta effettivamente, attraverso il compimento di atti contrari ai doveri di ufficio posti in essere da Brugnaro, da Ceron e Donadini, che agivano per conto del primo. In forza di tale riduzione di valore, l'immobile veniva provvisoriamente aggiudicato dalla commissione di gara, alla società Fortune Oxley srl di Ching al prezzo di 10 milioni e 800mila euro e quindi definitivamente aggiudicato stipulando infine il contratto di compravendita".