Cronaca

mercoledì 03 giugno 2020

Controlli in provincia dal 30 maggio al 2 giugno: 41 violazioni su 2239 persone verificate

Controlli in provincia dal 30 maggio al 2 giugno: 41 violazioni su 2239 persone verificate

di Prefettura di Pesaro e Urbino

Risultati complessivamente positivi quelli registrati nello scorso weekend, compresi i giorni dell’1 e 2 giugno, sul tema dei controlli relativi all’applicazione delle misure di contenimento anti Covid-19.

Nell’ambito del dispositivo di sicurezza, che ha visto coinvolti Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Militari delle Forze Armate, Capitaneria di Porto, Polizia Stradale, Polizia Municipale e Polizia Provinciale, sono state controllate 2.239 persone e sono state contestate 41 violazioni. Nello stesso periodo sono stati controllati 606 esercizi commerciali senza contestazione di illeciti.

Con quelli di ieri, dall’inizio dell’emergenza, i controlli sugli spostamenti hanno raggiunto complessivamente il numero di 81.974 con 1.985 contestazioni di violazioni, mentre per gli esercizi commerciali il numero totale dei controlli ha raggiunto quota 32.774.

“L’adozione di ordinanze da parte dei sindaci dei Comuni costieri che hanno imposto nelle aree dei rispettivi centri abitati interessati dal fenomeno della movida l’uso delle mascherine ha certamente agevolato il compito delle Forze di Polizia, sia in chiave di prevenzione che ai fini della contestazione di eventuali violazioni alle norme di comportamento.

Preziosa - sottolinea il Prefetto Lapolla - è stata inoltre la collaborazione dei gestori degli esercizi commerciali che, nella stragrande maggioranza, oltre ad una scrupolosa osservanza delle regole e delle prescrizioni anti-Covid-19 nei rispettivi locali e nelle aree di pertinenza, hanno provveduto anche a segnalare alle Forze di Polizia e alle Polizie locali il formarsi degli assembramenti.

Il senso di responsabilità dei cittadini è il primo strumento di prevenzione che abbiamo; attraverso la sua costante e concreta applicazione è possibile scongiurare sia l’adozione di provvedimenti di divieto e di limitazioni più restrittive, che potrebbero andare ad incidere negativamente sulla piena vivibilità delle zone e delle aree di ritrovo delle nostre città, sia, ancora di più, un’eventuale recrudescenza dell’epidemia”.

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