Cronaca

mercoledì 24 agosto 2022

Chiara Ferragni sull'aborto negato nelle Marche, l'attacco a Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia: "E' il tempo di agire"

Chiara Ferragni sull'aborto negato nelle Marche, l'attacco a Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia: "E' il tempo di agire"

di Repubblica

Diretta, tanto da far pensare quasi a una necessità di condivisione che le è venuta di getto. Chiara Ferragni attacca frontalmente Giorgia Meloni, ed è difficile sfumare il concetto. "Ora è il nostro tempo di agire e far sì che queste cose non accadano", scrive l'influencer, imprenditrice digitale e - a questo punto - attivista femminista in una storia su Instagram che riprende un post della rivista The Vision che spiega: "Fratelli d'Italia ha reso praticamente impossibile abortire nelle Marche, che governa. Una politica che rischia di diventare nazionale se la destra vince le elezioni".

L'hanno definito "Modello Marche", è la regione dove Fratelli d'Italia ha preso prima Ascoli nel 2019 e la Regione l'anno dopo, segnando subito un punto a difesa dei "valori" tanto cari alla destra: in una regione in cui il tasso di medici obiettori è del 71% (la media nazionale certificata dal Sistema di sorveglianza epidemiologica e riferita al 2020 è del 64,6%) l'anno scorso la Regione a guida Fdi si è opposta alla somministrazione della Ru486, la pillola abortiva, nei consultori anche all'interno degli ospedali ritenendo "non vincolanti" le indicazioni del ministero. 

Una linea netta che è stata ripresa e raccontata anche in una corrispondenza del Guardian due giorni fa, corrispondenza che appunto parte dalle Marche per arrivare all'Italia, con Giorgia Meloni possibile premier che porterebbe, a quel punto, le politiche locali a livello nazionale - con la Lega di Salvini altrettanto anti-abortista, e non che finora non ci abbiano provato anche appoggiando le posizioni dei vari "popoli della famiglia". Nel 2020 le interruzioni volontarie di gravidanza in Italia sono state 66.413, con un tasso di abortività di 5,4 ogni mille donne tra i 15 e i 49 anni), il 9,3% in meno rispetto al 2019 (durante la pandemia era una delle prestazioni indifferibili per cui non è stato sospeso il servizio, anche se la difficoltà di spostamenti fuori casa potrebbe avere influito), confermando un trend in discesa e mantenendo l'Italia tra i paesi con un minor ricorso all'aborto volontario. Nel 1983 gli aborti registrati erano stati 243.801. I fattori del calo sono diversi: la prevenzione, la presenza di consultori e la contraccezione, anche di emergenza (con le pillole del giorno dopo), portano meno donne a dover chiedere l'Ivg. All'aborto farmacologico ha fatto ricorso il 35,1% delle donne, un valore in aumento rispetto all'aborto chirurgico: ed è anche su questo che Fratelli d'Italia vuole intervenire.

Ferragni, come sempre, parla quasi soltanto attraverso le sue stories e i suoi post, lasciando che le polemiche scivolino sui suoi social, e anche da Meloni e FdI non ci sono reazioni ufficiali. Non è la prima volta che l'influencer da quasi 28 milioni di follower prende posizione sui temi legati al corpo delle donne e ai loro diritti. Mai era stata così netta con quella che è una indicazione di voto in negativo.

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