Cronaca
lunedì 11 aprile 2022
Caso Giulio Regeni, il Ministero della Giustizia italiana: "Dall'Egitto totale chiusura delle autorità a collaborare"
newsdall'ANSA
Totale chiusura delle autorità egiziane ad un collaborazione con l'Italia per il caso di Giulio Regeni.
E' quanto emerge dalla nota che il ministero della Giustizia ha inviato al gup di Roma nel giorno dell'udienza del procedimento a carico dei quattro 007 accusati di avere rapito, torturato e ucciso il ricercatore friulano nel 2016.
Il giudice Roberto Ranazzi nel gennaio scorso aveva, infatti, chiesto al governo di verificare la possibilità di una "interlocuzione" con le autorità del Cairo.
Il gup di Roma, alla luce delle comunicazioni giunte dal ministero della Giustizia sul no egiziano ad una collaborazione e dai carabinieri del Ros, ha disposto la sospensione del procedimento a carico di quattro 007 egiziani accusati di avere sequestrato, torturato ed ucciso Giulio Regeni affidando ai Ros nuove ricerche.
La nuova udienza è stata fissata per il 10 ottobre. Il giudice ha definito "del tutto pretestuose le argomentazioni della Procura Generale del Cairo", aggiungendo che il "rifiuto di collaborazione delle autorità egiziane è un dato di fatto".