Cronaca
sabato 24 maggio 2025
Bimbo sente per la prima volta grazie a un impianto al tronco encefalico, intervento raro a livello mondiale

Ha sentito per la prima volta la voce di mamma e papà a due anni.
E l’emozione è stata fortissima, non solo per la sua famiglia ma anche per l’équipe dell’Ospedale Maggiore di Parma che ha reso possibile quello che, per molti, è un autentico miracolo della scienza.
Il piccolo era nato con un’assenza bilaterale dei nervi uditivi, una condizione rarissima che impedisce l’uso del più comune impianto cocleare.
L’unica possibilità era rappresentata da un impianto uditivo direttamente nel tronco dell’encefalo, una procedura altamente complessa e realizzata in pochissimi centri al mondo.
A eseguire l’intervento è stato il dottor Maurizio Falcioni (in foto a sinistra), responsabile della Struttura di Otoneurochirurgia e Microchirurgia della base cranica laterale, insieme al dottor Maurizio Guida (in foto a destra), elettrofisiologo dell’Università di Parma.
L’équipe ha impiantato una placca di appena 2,5 x 6 millimetri con 21 elettrodi, posizionandola con estrema precisione a contatto con il nucleo cocleare, un’area delicatissima del cervello, vicina a centri nervosi vitali.
Dopo l’intervento, altrettanto complessa è stata la fase di attivazione del dispositivo, condotta in sala operatoria con il bambino in anestesia generale.
Attraverso una sequenza di stimolazioni, i medici hanno mappato da zero una risposta uditiva, selezionando con cura gli elettrodi in grado di evocare suoni senza attivare altri centri cerebrali con effetti collaterali.
Il risultato è stato sorprendente.
A otto mesi dall’intervento, il bambino ha iniziato a riconoscere suoni e voci, migliorando anche la qualità delle sue prime vocalizzazioni.
L’impianto rappresenta per lui non solo la possibilità di comunicare, ma anche di sviluppare al meglio le sue capacità cognitive e relazionali.
“Questa operazione è un esempio di frontiera avanzatissima della medicina e dell’ingegneria biomedica - ha spiegato il dottor Falcioni - possibile solo dove convergono competenze e tecnologie di altissimo livello. A livello internazionale, i centri capaci di eseguire questo tipo di interventi si contano sulle dita di una mano”.
Un successo medico, umano e tecnologico che accende nuove speranze per i piccoli pazienti nati con gravi deficit sensoriali.