Cronaca
lunedì 29 gennaio 2024
Strage del Sinnai, assolto dopo 33 anni di carcere

di ANSA
"Mi sentivo come un uccellino in gabbia senza la possibilità di poter fare niente", così Beniamino Zuncheddu in un conferenza stampa convocata dai radicali il giorno dopo la sua assoluzione in corte d'Appello.
"Neppure oggi ho capito perché lo hanno fatto. Sono errori che fanno i giudici".
"In carcere mi dicevano sempre se ti ravvedi ti diamo la libertà. Ma di cosa mi devo ravvedere se non ho fatto niente. Però non ho accettato? perché non ho fatto niente", ha aggiunto l'ex pastore sardo accusato di essere l'autore della strage del Sinnai e che, dopo 33 anni di carcere, al termine del processo di revisione, è stato assolto per non aver commesso il fatto.
"Non provo rabbia. Ho sempre sognato arrivasse questo momento, dal primo giorno. Mi sento di dover dire grazie al partito radicale, a chi mi sta intorno, ai miei familiari, al mio paese".
"Il momento più brutto è stato quando mi hanno arrestato e il piu bello quando mi hanno liberato. Non so dire come immagino la mia vita ora", ha proseguito Zuncheddu.
"Desideravo avere una famiglia, costruire qualcosa, essere un libero cittadino come tutti. Trent'anni fa ero giovane, oggi sono vecchio. Mi hanno rubato tutto. Adesso mi riposerò, almeno mentalmente".
"Quando ero in carcere la fede teneva alta la mia speranza. Essere libero è una cosa inspiegabile", ha sottolineato Zuncheddu. "Non provo rabbia perché sono vittime anche le persone che mi hanno accusato, non è colpa loro. Ma del poliziotto che fa parte della giustizia, dell'ingiustizia".