Cronaca

venerdì 12 luglio 2024

Arrestati 7 ultras di estrema destra e indagati 29 per episodi di violenza aggravati dall'odio etnico

Arrestati 7 ultras di estrema destra e indagati 29 per episodi di violenza aggravati dall'odio etnico

di ANSA

Dalle prime ore, la Polizia di Stato di Verona sta dando esecuzione a 7 misure cautelari emesse nell'ambito di una ampia attività di indagine che vede coinvolte, per diversi episodi di violenza, 29 persone indagate e gravitanti nell'estrema destra scaligera.

Si tratta, spiega il Procuratore di Verona Raffaele Tito, di sette provvedimenti di arresto domiciliare emessi dal gip Carola Musio per altrettanti giovani veronesi di età compresa tra i 20 e i 27 anni. Si sarebbero resi protagonisti di alcuni episodi di violenza e intimidazione a sfondo politico, razziale ed etnica.

Agli indagati sono contestati a vario titolo i reati di lesioni, violenza privata, minacce, danneggiamento pluriaggravati e porto di oggetti atti ad offendere. 

Gli arrestati si sono resi protagonisti di "azioni di violenza e prevaricazione aggravate dall'odio etnico e rese ancora più odiose dalla vigliacca modalità del branco". Così il questore di Verona Roberto Massucci commenta l'indagine che ha portato all'arresto di diversi estremisti, sottolineando che "le attività di monitoraggio ed intelligence proseguono e proseguiranno in quegli ambiti caratterizzati da estremismi di qualsiasi natura e da dinamiche da stadio che riguardano contesti ultras dell'intera provincia veronese".

È un'operazione "importante", aggiunge, anche nell'ottica dell'inizio della stagione calcistica. "Ci accingiamo ad affrontare una stagione straordinariamente importante per il numero di squadre impegnate in campionati professionistici - sottolinea - con dinamiche di ordine pubblico che affronteremo con il massimo impegno al fine di garantire il pieno rispetto della legalità".

Tra gli episodi più significativi di cui si sono resi protagonisti, secondo l'accusa, i sette giovani di estrema destra finiti ai domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Verona l'aggressione in via Mazzini, in pieno centro città, contro gli appartenenti a una presunta baby gang, le violenze commesse ai danni di alcuni tifosi marocchini in Corso Porta Nuova nelle fasi finali del campionato di calcio in Qatar e l'agguato messo in atto nel corso della Festa in Rosso a Quinzano del luglio 2023.

Per alcune di queste azioni violente, come nell'episodio contro i tifosi marocchini, il giudice ha riconosciuto anche la connotazione di odio razziale, etnico e religioso delle condotte incriminate. In quella circostanza rimasero coinvolti diversi giovani nordafricani che avevano subito lesioni e danneggiamenti alle vetture sulle quali erano a bordo.

I fatti contestati riguardano poi ancora quanto accaduto nel luglio 2023 a margine dell'annuale "Festa in Rosso" di Quinzano dove, oltre all'esplosione di un rudimentale ordigno, sono state messe in atto violenze nei confronti dei partecipanti anche con l'uso di bastoni e bottiglie di vetro. Due degli arrestati, più recentemente, sono stati identificati tra i 67 tifosi italiani che lo scorso 15 giugno a Dortmund - prima della partita Italia-Albania del Campionato europeo "Euro 2024" - erano stati intercettati dalle autorità tedesche poco prima di aggredire un gruppo di supporter albanesi. La partenza dei tifosi veronesi era stata segnalata alle autorità tedesche.

Gli arrestati sono militanti di estrema destra e alcuni di loro gravitano anche nel gruppo Ultras "North Side" del Chievo Verona. Nella misura cautelare, il GIP sottolinea il "totale sprezzo delle guardie" avuto da come molti degli indagati e rileva anche la pericolosità sociale "di apprezzabile gravità tale da poter fondatamente ritenere la possibile reiterazione di ulteriori reati della stessa specie".

Inoltre gli indagati sono stati ritenuti "incapaci di contenere i propri impulsi e veicolare le proprie idee in modo pacifico", traendo dal gruppo di appartenenza incitamento e approvazione e mostrando di considerare il ricorso alla violenza una modalità di affermazione delle proprie idee e di sopraffazione sull'avversario.

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