Cronaca
venerdì 20 settembre 2024
Arrestata la giovane accusata di aver ucciso due neonati dopo averli partoriti in casa e nascosti

di Rai News
I carabinieri stanno eseguendo una misura cautelare nei confronti di Chiara, la 22enne accusata di aver ucciso due neonati, a distanza di un anno, dopo averli partoriti nella sua casa di Vignale di Traversetolo. La Procura di Parma farà una conferenza stampa alle 11 per i dettagli. Al momento la donna è ai domiciliari.
E la madre del fidanzato, alla notizia dell'arresto ha detto: “Finalmente”. "È l'unico commento che posso fare". Lo dice all'ANSA la mamma del fidanzato di Chiara Petrolini, la ragazza di 22 anni arrestata in relazione al presunto omicidio dei suoi due figli neonati trovati a un anno di distanza sepolti nel giardino della villetta di famiglia a Vignale di Traversetolo (Parma).
La vicenda
Anche il primo bambino sepolto è figlio di Chiara Petrolini - la ragazza accusata di infanticidio e occultamento di cadavere - e del fidanzato. La conferma, secondo fonti di stampa, viene dall'esame del Dna. Il risultato atteso da più di dieci giorni è arrivato ieri a tarda sera. A questo punto per la giovane - al momento indagata - potrebbe arrivare la richiesta di custodia cautelare.
C'è ancora tanta incredulità per quanto accaduto nel piccolo centro di Traversetolo, in provincia di Parma. "Non siamo una comunità omertosa. L'appello che faccio è che chi sa qualcosa parli. Se qualcuno fino ad ora non lo ha fatto per paura, è tempo di rivolgersi agli inquirenti. qualsiasi dettaglio o confidenza passata può essere utile a fare chiarezza". E' il messaggio che, attraverso i media, lancia il sindaco, Simone Dall'Orto.
Lo fa proprio nel momento in cui i dubbi sul fatto che la giovane, Chiara, abbia fatto tutto da sola aumentano, anche in virtù di alcune testimonianze che iniziano a emergere tra gli abitanti di Traversetolo.
“Impossibile che abbia fatto tutto da sola”, ha detto più volte la madre del fidanzato, Sonia, e tante persone ne sono convinte, nella piccola comunità.
Ma al momento questo è anche l'unico concetto messo nero su bianco dalla Procura di Parma: nessuno, ha scritto il procuratore Alfonso D'Avino nel comunicato diffuso il 16 settembre, era a conoscenza della gravidanza, nemmeno la famiglia e il padre del bimbo; la ragazza non è stata seguita da un ginecologo e avrebbe partorito da sola in casa, senza l'aiuto di nessuno.
Forse coinvolte altre persone
Nel riserbo che contraddistingue in questi giorni l'attività di carabinieri e Procura, è però plausibile che le indagini stiano approfondendo il possibile coinvolgimento di altre persone. Fra vicini e compaesani c'è chi sostiene, infatti, che le gravidanze fossero state note, mentre altri dicono che la ragazza le avrebbe tenute nascoste a tutti. Anche le famiglie dove ha lavorato dicono di non essersi accorte della pancia, neppure nel periodo estivo.
Chiara rimane l'unica indagata a piede libero, dopo che il gip aveva respinto una richiesta di misura cautelare, nelle scorse settimane, quando si era a conoscenza, però, dell'esistenza solo di un neonato. Non si esclude che, dopo gli sviluppi investigativi, in particolare dopo il ritrovamento del secondo cadavere, sepolto un anno fa, la sua posizione sia nuovamente al vaglio dell'autorità giudiziaria proprio in queste ore.
Una comunità sconvolta
La ragazza ha lasciato la casa di Vignale dove viveva con la famiglia, sotto sequestro dal 9 agosto, per trasferirsi in altro luogo. Il suo profilo social risulta chiuso. La piccola comunità del paese dove la famiglia risiede è sconvolta dalla situazione amplificata in questi giorni dal risalto mediatico.