Cronaca

lunedì 19 settembre 2022

Alluvione, le Procure di Urbino e Ancona hanno aperto un fascicolo a carico di ignoti per inondazione colposa

Alluvione, le Procure di Urbino e Ancona hanno aperto un fascicolo a carico di ignoti per inondazione colposa

di ANSA

La Procura di Urbino ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per inondazione colposa in relazione all'ondata di maltempo che si è abbattuta la sera del 15 settembre, sul territorio del Montefeltro: Cantiano, Frontone e dintorni, la stessa che poco dopo ha colpito il Senigalliese. Le indagini, riferisce una nota della Procura, avranno lo scopo di "ricostruire, in primo luogo, le fasi e le tempistiche degli allertamenti dei Comuni interessati dall'esondazione e lo stato di manutenzione dei corsi d'acqua straripati nonché quanto altro utile ai fini di giustizia". Sul maltempo indaga anche la Procura di Ancona.

Proseguono le ricerche del piccolo Mattia e di Brunella Chiù

Le ricerche del piccolo Mattia, e Brunella Chiù, 56 anni, di Barbara (Ancona), proseguono senza sosta sul fiume Nevola anche con l'ausilio di unità cinofile dei vigili del fuoco e dell'unità navale dei pompieri con sub e unità attrezzate Saf. Si concentrano, anche con l'ausilio di personale da varie regioni italiane, vicino ai ponti, tra Castelleone di Suasa e Barbara/Ostra Vetere: sul posto ci sono in questi giorni anche alcuni famigliari dei dispersi tra cui il padre di Mattia, Tiziano Luconi. Un momento "molto delicato" per la comunità del paesino del Pesarese, ribadisce il sindaco Davide Dellonti che ha chiesto anche l'intervento di un pool di giovani psicologici esperti di situazioni complesse in ambiente scolastico per supportare in particolare gli insegnanti e, in prospettiva, anche i compagni di scuola di Mattia per ora tenuti 'al riparo' da notizie e circostanze che possano urtare la sensibilità e destabilizzarli.

"In questa situazione d'incertezza - dice all'ANSA Dellonti - è bene agire con cautela. Ho chiesto all'Ambito sociale di Fano, struttura sovracomunale che gestisce i servizi nella zona, di fornirci la cosiddetta 'Unità di strada', un pool di giovani psicologici che svolgono attività di supporto in questi momenti. Serve agli insegnanti e poi servirà all'interno delle classi soprattutto in quella frequentata da Mattia; sono specialisti - spiega - abituati a gestire situazioni complesse all'interno degli ambienti scolastici. Un sostegno soprattutto relativo a quella che potrebbe essere la fase della 'comunicazione' ai piccoli".

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