Cronaca

mercoledì 24 gennaio 2024

All'ospedale di Urbino asportato un tumore del peso di sei chilogrammi, "intervento di elevata esperienza"

All'ospedale di Urbino asportato un tumore del peso di sei chilogrammi, "intervento di elevata esperienza"

di Ufficio Stampa AST Pesaro e Urbino

All’ospedale di Urbino asportato un tumore del peso di sei chilogrammi. 

L’operazione, avvenuta nella giornata di lunedì per via laparotomica su una donna di 59 anni, è stata eseguita dall’equipe del reparto di ginecologia.

“Un intervento importante – spiega il direttore Generale Ast PU Nadia Storti – che richiede un’elevata esperienza nella gestione clinico-chirurgica. Una dimostrazione di come l’ospedale di Urbino si dimostra luogo in cui competenze scientifiche e tecniche diventano un impegno al servizio dei pazienti, per garantire cure eccellenti e accessibili all’intera comunità. L’ospedale di Urbino è sempre più centrale e punto di riferimento per l’intero entroterra, che come previsto dal piano socio sanitario ha un’importanza determinante per i cittadini delle aree interne. Complimenti all’intera equipe e a tutti gli operatori coinvolti”.

“L’intervento è durato circa tre ore – spiega il Leone Condemi direttore della struttura di Ginecologia dell’Ospedale Santa Misericordia di Urbino – asportando una cisti ovarica ovalare del diametro di 20 x30 x50 cm. La paziente, con peso di 50 kg, già in prima giornata è stata mobilizzata , nella giornata odierna ha tutti i parametri nella norma  e nella giornata di domani verrà dimessa. Voglio ringraziare tutti gli operatori che hanno lavorato e portato a questo importante risultato dal personale di sala operatoria, a quello del servizio di anestesia che ha praticato secondo i protocollo 'ERAS' il  controllo del dolore nel post operatorio”.

Le cisti ovariche rappresentano una delle affezioni più comuni nel sesso femminile. Accanto a cisti non neoplastiche funzionali (follicolari o luteali) di dimensioni relativamente modeste, sono da ricordare le forme tumorali, nella maggior parte benigne ed ascrivibili a tumori sierosi o mucinosi, di dimensioni di 10-15 cm o anche maggiori. In relazione all'educazione sanitaria ed alle correnti pratiche di periodici controlli clinici e diagnostici, tali neoformazioni vengono diagnosticate in fase relativamente precoce prima che raggiungano dimensioni cospicue, anche se spesso a lungo clinicamente paucisintomatiche.

“Si tratta di un risultato importante – sottolinea il vice presidente con delega alla Sanità Filippo Saltamartini – che dimostra la grande professionalità del nostro personale sanitario, che ringrazio. L’intervento è certamente rilevante, come importante è la prevenzione soprattutto quando parliamo di una patologia così diffusa e ricorrente. Urbino si conferma ancora una volta punto di riferimento per prevenzione e cura femminile”.

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