Cronaca

lunedì 22 gennaio 2024

Addio a Gigi Riva, il più grande bomber della Nazionale e protagonista del primo e unico scudetto del Cagliari

Addio a Gigi Riva, il più grande bomber della Nazionale e protagonista del primo e unico scudetto del Cagliari

di ANSA

Gigi Riva è morto. 

Era ricoverato nel reparto di Cardiologia del Brotzu di Cagliari per un infarto accusato domenica. 

Riva resta il capocannoniere della Nazionale con 35 reti e numero 11 dello scudetto del Cagliari del 1970.

Dal 2019 era presidente onorario del Cagliari, aveva compiuto 79 anni lo scorso 7 novembre.

Da sempre personaggio riservato e schivo, viveva in un appartamento nel centro di Cagliari e negli ultimi anni aveva limitato anche le sue consuete passeggiate nelle vie del centro.

Riva è considerato il più forte attaccante azzurro più forte del dopo guerra. E' ancora lui il detentore del record di gol segnati in nazionale: 35 in 42 presenze, un incredibile media di 0,83 gol a partita.

Lutto cittadino a Cagliari per la scomparsa di Gigi Riva

"In questo momento sento un dolore profondo - queste le parole del sindaco Paolo Truzzu - Non riesco a trattenere le lacrime, faccio fatica a esprimere pensieri e parole. Gigi Riva è stato un esempio, un modo di essere, un punto di riferimento. Un uomo vero, unico e inimitabile. Alla famiglia va l'abbraccio infinito di Cagliari e della nostra Isola. Addio Rombo di tuono e grazie di cuore per tutto. Sarà indetto il lutto cittadino per stringerci tutti intorno alla nostra leggenda, ai figli Nicola e Mauro, alle nipoti e a tutta la sua famiglia".

Wikipedia

Giudicato uno dei migliori calciatori italiani di tutti i tempi nonché tra i più forti attaccanti nella storia del calcio, dopo gli inizi nelle file del Legnano ha legato la restante, gran parte della propria carriera agonistica al Cagliari, squadra di cui è assurto a più nota icona militandovi dal 1963 al 1977, per un totale di 14 stagioni, e della quale detiene tuttora il record assoluto di marcature con 208 reti; nella stagione 1969-70 ha contribuito alla vittoria del primo e unico scudetto nella storia rossoblù, peraltro laureandosi nell'occasione anche capocannoniere del torneo. 

Rimasto legato alla compagine sarda anche dopo il ritiro, ne ha assunto brevemente la massima carica nella stagione 1986-87 e dal 2019 fino alla morte ne ha ricoperto quella di presidente onorario.

Con la nazionale italiana, di cui è tutt'oggi il miglior marcatore di tutti i tempi in virtù dei 35 gol segnati in 42 presenze totali, si è laureato campione d'Europa nel 1968 e vicecampione del mondo nel 1970. 

Dal 1990 al 2013 è stato inoltre team manager della stessa.  


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