Attualità
mercoledì 26 novembre 2025
ZES Unica nelle Marche: nuove opportunità per investimenti, sviluppo e competitività
newsLa Zona Economica Speciale Unica arriva ufficialmente nelle Marche.
L’estensione della misura è stata presentata ad Ancona, nell’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, durante un incontro organizzato dalla Regione e rivolto a istituzioni, imprese e rappresentanti del mondo economico.
Alla giornata hanno partecipato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’assessore alla ZES Giacomo Bugaro, il coordinatore della Struttura Missione ZES Unica Giosy Romano e il sottosegretario al MEF Lucia Albano, insieme al sindaco di Ancona Daniele Silvetti e al rettore Enrico Quagliarini.
La ZES Unica viene descritta dai relatori come un’opportunità decisiva per accelerare investimenti e rafforzare la competitività del sistema produttivo regionale.
Nelle conclusioni, il presidente Acquaroli ha ribadito il valore della semplificazione burocratica, definita “l’elemento più impattante”, perché in grado di ridurre drasticamente i tempi di autorizzazione e di agevolare l’avvio di nuove attività.
Accanto alla semplificazione, Acquaroli ha richiamato i bonus occupazionali e il credito d’imposta, strumenti su cui la Regione sta lavorando per migliorarne l’applicazione nel quadro degli aiuti di Stato.
L’obiettivo, ha spiegato, è garantire certezze agli imprenditori, offrendo risposte rapide, prevedibili e uniformi su tutto il territorio.
L’assessore Bugaro ha evidenziato come lo Sportello Unico Digitale consenta il rilascio dell’Autorizzazione Unica in meno di 60 giorni, secondo la certificazione della Corte dei Conti, riducendo un iter che in condizioni ordinarie può richiedere anni.
Tra le agevolazioni, il credito d’imposta fino al 35% per gli investimenti e le misure di decontribuzione dedicate a imprese, giovani e donne.
Bugaro ha ricordato che, per le aree di Ancona e Pesaro oggi escluse dagli incentivi, sono già in corso interlocuzioni per ampliare l’accesso ai benefici nella prossima programmazione dal 2028.
Tra gli strumenti più strategici, le Zone Franche Doganali Intercluse, dove le merci possono essere lavorate e riesportate senza dazi né IVA, rendendo più competitivo il sistema logistico e produttivo regionale.
Il sottosegretario Lucia Albano ha sottolineato il forte sostegno politico che ha permesso di inserire Marche e Umbria nella ZES Unica attraverso un percorso legislativo rapido, concluso con la legge 18 novembre 2025.
Risultati già significativi emergono dai territori dove la misura è attiva da più tempo: oltre 920 autorizzazioni rilasciate, circa 30 miliardi di investimenti generati e oltre 40mila nuovi posti di lavoro.
Sulla portata concreta della semplificazione è intervenuto Giosy Romano, che ha definito la ZES “una rivoluzione per gli insediamenti produttivi”.
Ha spiegato come l’Autorizzazione Unica, che può valere anche come variante urbanistica, riduca sensibilmente le tempistiche di apertura o ampliamento degli stabilimenti, garantendo iter completi in circa trenta giorni e sostituendo oltre trenta procedimenti tradizionali.
Ancona e Pesaro, ha chiarito Romano, non sono escluse dalla semplificazione ma soltanto dal credito d’imposta per via della mappatura degli aiuti di Stato risalente al 2021.
Con l’entrata in vigore della nuova legge, Marche e Umbria accedono subito al meccanismo semplificato tramite lo Sportello Unico Digitale SUD ZES. Per gli investimenti nelle aree ammissibili (art. 107(3)(c) TFUE), è attivo anche il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali – con aliquote al 35% per piccole imprese, 25% per medie e 15% per grandi – valido per le spese sostenute fino al 15 novembre 2025, previa comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro il 2 dicembre.
A disposizione ci sono 110 milioni di euro per il 2025, mentre dal 2026 le due regioni entreranno stabilmente nel riparto triennale dei 2,3 miliardi previsti per le aree ZES a livello nazionale.