Attualità
mercoledì 28 maggio 2025
Villa Miralfiore riapre con i giardini restaurati: torna a splendere un gioiello rinascimentale nel cuore di Pesaro

Ha riaperto i suoi maestosi cancelli Villa Miralfiore, storica dimora rinascimentale di Pesaro, dopo un importante intervento di restauro e valorizzazione dei giardini storici, reso possibile da un finanziamento PNRR di 1.875.346 euro nell’ambito del Fondo parchi e giardini storici.
Un progetto che restituisce alla città uno dei suoi luoghi più affascinanti, con giardini settecenteschi all’italiana finalmente riportati al loro antico splendore.
La villa, inserita in uno dei circuiti paesaggistici più significativi del Rinascimento marchigiano, sarà protagonista dei tour estivi e culturali promossi dal Comune di Pesaro, insieme ad altre dimore storiche come Villa Imperiale, Rocca Costanza e Palazzo Ducale, in collaborazione con le guide ufficiali della città.
Durante l’inaugurazione, il sindaco Andrea Biancani e il vicesindaco e assessore alla Cultura Daniele Vimini hanno elogiato la famiglia Livi, attuale proprietaria del complesso, che ha creduto nel progetto fin dagli anni Novanta, quando acquistò una villa allora in stato di abbandono.
Grazie alla loro visione, è stato possibile ottenere quasi 2 milioni di euro per il recupero del parco, arricchito da siepi artistiche, fontane storiche e un raro esemplare di ginkgo biloba.
Oggi, i giardini sono accessibili anche a persone con disabilità e l’esperienza di visita è resa ancora più coinvolgente da un visore virtuale che permette di esplorare il sito con un perfetto equilibrio tra storicità e innovazione.
Presto, Villa Miralfiore sarà anche casa comunale e potrà essere utilizzata come location per matrimoni civili e religiosi, previa richiesta agli uffici demografici.
Un modo ulteriore per rendere questo luogo vivo e integrato nella vita della comunità.
«Un investimento non scontato - ha concluso Biancani - che rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, e che oggi valorizza non solo un patrimonio pesarese, ma un bene di interesse regionale, con importanti ricadute culturali e turistiche».