Attualità

venerdì 18 dicembre 2020

Varotti (Confcommercio): "I sindaci della provincia hanno deciso l'aumento della TARI, se così fosse sarebbe follia!"

Varotti (Confcommercio): "I sindaci della provincia hanno deciso l'aumento della TARI, se così fosse sarebbe follia!"

di Amerigo Varotti Direttore Generale Confcommercio Marche Nord

Apprendiamo dalla stampa che nei giorni scorsi i sindaci della provincia di Pesaro e Urbino nella riunione dell’ ATA (Assemblea territoriale d’ Ambito per i rifiuti) hanno deciso l’aumento della TARI (imposta rifiuti) del 2,5%.

E pensare che proprio ieri avevo firmato una lettera inviata all’ ATA ed ai sindaci in cui chiedevo una riduzione dell’odiosa (per i criteri di calcolo) tassa!! 

Mi pare che risposta più chiara alla nostra missiva non ci sia! Noi chiediamo una cospicua riduzione per alcune categorie che pagano vergognosamente per rifiuti che non producono e quindi servizi che non richiedono (ristorati, bar, alberghi in primis) ed i sindaci nell’Assemblea dell’organismo decisionale approvano, sorprendentemente, di aumentare la tassa!!

Ma forse non c’ è ancora consapevolezza che le imprese stanno scoppiando? Che le imprese non ce la fanno più a reggersi in piedi a causa degli effetti della pandemia, degli insufficienti ristori economici a fronte di fatturati e ricavi CROLLATI?

Noi stiamo facendo di tutto – come Associazione imprenditoriale – per rappresentare alle Istituzioni in maniera chiara e pacata la gravità del momento cercando, anche, di contenere la rabbia, lo sconforto, l’insicurezza e la paura degli imprenditori. Cercando di aiutare con una forte azione nei confronti delle Istituzioni a tutti i livelli.

MA L’ AUMENTO DELLA TARI E’ UNO SCHIAFFO IN FACCIA A CHI VUOLE ANCORA TROVARE LE RAGIONI PER NON CESSARE L’ ATTIVITA’.

Speriamo che dopo l’assurda decisione i sindaci (TUTTI) decidano di non applicarla.

Anche perché  le Aziende di servizi Marche Multiservizi e Aset fanno utili milionari e non esiste che si aumentino ancora le tariffe. Per altro, nel caso delle nostre imprese, per rifiuti non prodotti e servizi non resi né richiesti.

Se così non fosse si dovranno fare carico delle responsabilità sociali e politiche di una scelta folle.

 

Primo, registrazione presso il Tribunale di Pesaro n°3/2019 del 21 agosto 2019. P.Iva 02699620411

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