Un leccio in memoria dell'agronomo Vittorio Vagnini al Parco Molaroni di Pesaro

Un leccio dedicato alla memoria di Vittorio Vagnini, l’agronomo scomparso prematuramente lo scorso aprile e per anni responsabile del Verde pubblico del Comune di Pesaro. 

La cerimonia di piantumazione si è svolta questa mattina nel Parco Molaroni in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, ricorrenza istituita per promuovere la tutela del verde e sensibilizzare sul valore degli alberi per l’ambiente e l’ecosistema urbano.

L’intervento ha riguardato la messa a dimora di un leccio (Quercus ilex) di prima grandezza, selezionato e allevato secondo i più aggiornati criteri di arboricoltura. La piantagione è stata eseguita utilizzando tecniche avanzate, tra cui un sistema di ancoraggio sotterraneo della zolla che, oltre a garantire un migliore sviluppo dell’apparato radicale, offre un risultato esteticamente pulito e funzionale.

«Dedichiamo questo leccio a Vittorio Vagnini perché il suo lavoro continua a vivere in ogni angolo della città» hanno dichiarato il sindaco Andrea Biancani e l’assessore al Verde pubblico Mila Della Dora, ricordandone la competenza, la pacatezza e la capacità di innovazione. «Ha introdotto tecniche moderne e modelli gestionali che rappresentano ancora oggi la base del nostro servizio. Questo albero, robusto e longevo, riflette ciò che Vagnini ha lasciato a Pesaro: radici solide, professionalità e una squadra unita che continua il suo percorso».

Anche Aspes, la partecipata che gestisce il verde pubblico cittadino, ha reso omaggio alla figura dell’agronomo. 

«Ogni anno, in questa giornata, la nostra azienda mette a dimora una pianta per promuovere sensibilità e rispetto ambientale» ha spiegato il presidente Luca Pieri. «Quest’anno abbiamo scelto un leccio per ricordare Vagnini, che ha ideato il sistema di manutenzione del verde di cui la città beneficia ancora oggi. È stata un’iniziativa sentita da colleghi, amici e collaboratori, a testimonianza di quanto fosse considerato un punto di riferimento professionale e umano».

La cerimonia ha visto una grande partecipazione di parenti, amici, autorità e colleghi. Commosso il ricordo di Antonio Muggittu, direttore di Aspes: «Era un grande professionista. In un mondo in cui spesso prevale chi alza la voce, lui era preparato, misurato e capace di esprimere molto con poche parole».

Accanto al nuovo leccio è stato installato un leggio con una targa dedicata a Vittorio Vagnini. 

Il testo sottolinea il contributo decisivo dell’agronomo alla crescita e alla cura del patrimonio arboreo cittadino, ricordandone la lungimiranza nell’introdurre i principi più avanzati dell’arboricoltura moderna.