Attualità

sabato 16 novembre 2019

Trent'anni dalla dichiarazione dei Diritti dei bambini e degli adolescenti

Trent'anni dalla dichiarazione dei Diritti dei bambini e degli adolescenti

Dalle luci azzurre in via San Francesco, ai convegni che hanno come tema il cyber bullismo e l’arte. Sono state presentate questa mattina, le iniziative che celebrano i trent’anni della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (1989-2019). “Uno dei diritti che attualmente non viene rispettato è quello di far conoscere ai bambini i loro diritti – spiega la presidente Unicef Pesaro-Urbino Marisa Rossini -. Per questo abbiamo messo in moto tutta una serie di iniziative. Un bambino non curato diventerà un adulto che difficilmente sarà in grado di usare la sua intelligente per il bene degli altri”. Conferenza stampa di presentazione, ospitata dalla sala del Consiglio comunale: “Ringrazio Unicef, perché ci fornisce l’occasione di aprire 20 giorni densi di celebrazioni dedicate agli adolescenti e bambini – così il presidente del Consiglio Comunale Marco Perugini -, toccando quelle politiche educative che rientrano tra le priorità del paese. L’amministrazione è molto attenta a queste tematiche, ad oggi sono stati investiti 14milioni di euro nelle politiche a sostegno delle persone”. Il Consiglio Comunale sarà presente mercoledì 20 novembre, nel salone Metaurense di Palazzo Ducale, “Ci sono processi partecipativi che abbiamo avviato e stiamo portando avanti – continua Perugini – come il Consiglio Comunale degli adolescenti, il tavolo Under 20, domani le elezioni dei Consigli di Quartieri che vedono protagonisti tanti Under 30. Per noi queste occasioni sono il modo per misurare l’impegno della città negli ultimi 30 anni, investendo su una comunità che prova ad educare e che educa”. In occasione della settimana dedicata alle celebrazioni via San Francesco sarà illuminata di blu, così come la fontana di piazzale Matteotti. “Questo anniversario – dice l’assessore alla Crescita Giuliana Ceccarelli – dimostra che per 30 anni ogni nazione ha dedicato attenzione a bambini e ragazzi. Nella vita di un individuo ci sono diversi step di crescita, l’acquisizione di un diritto da parte di un bambino è direttamente proporzionale alla relazione che ha con un adulto. Noi abbiamo il dovere di istaurare relazioni sane con i più piccoli. In questi anni Pesaro ha sviluppato una grande capacità di ascolto delle prerogative di diritti e doveri, portando alla luce le tante realtà che abbiamo nel nostro territorio”. Per il Comune di Fano Paola Stolfa, “Sono in rappresentanza della rete regionale della città dei bambini: tutta la regione sta celebrando questa ricorrenza, perché tante città si stanno muovendo per rendere sempre di più un territorio a misura di bambini. Le amministrazioni non devono mai perdere di vista i più piccoli e devono guardare sempre il mondo con i loro occhi”. “Siamo compagni di cammino di questi progetti legati ad Unicef – afferma la dirigente Marcella Tinazzi -. La scuola è il luogo privilegiato per l’educazione e formazione di individui responsabili. Accogliamo ogni proposta con consapevolezza che si lavora attorno agli assi valoriali che contraddistinguono da sempre l’esistenza della scuola”. Tra le iniziative, “La Cura con lo stile   del CEIS, dalle opere di Don Gaudiano” di Lucia Magrini: “Il nostro contributo si muove su due fronti: mettere la centro il valore delle relazioni e della vita. Il cuore è la cura di sé, non esiste ragionamento sulla prevenzione senza riportare al centro l’amore per la persona”. Si parlerà di cyber bullismo con Marco Lanzi, segretario provinciale Siulp: “Un tema fondamentale. Stiamo girando le scuole per parlare con i ragazzi di questo tema, è bello vedere la loro attenzione: a loro dico sempre che non si devono voltare difronte ad un atto di bullismo, al contrario parlare e aiutare”. L’arte, al centro della conferenza di Cecilia Casadei: “I dipinti e i quadri hanno la possibilità di trasmettere storie ai bambini. Faremo una carrellata di immagini che riguardano il lavoro, la maternità, l’infanzia”.

La dichiarazione dei Diritti dei bambini e degli adolescenti (fonte Unicef)

Dal 1989, la Convenzione è divenuta il trattato in materia di diritti umani con il più alto numero di ratifiche: oggi sono 196 gli Stati che si sono impegnati nel rispetto dei diritti in essa riconosciuti. Il documento è stato costruito armonizzando differenti esperienze culturali e giuridiche, dopo quasi un decennio di lavori preparatori. La Convenzione rappresenta un testo giuridico di eccezionale importanza poiché riconosce, in forma coerente, tutti i bambini e tutte le bambine del mondo come titolari di diritti civili, sociali, politici, cul turali ed economici. È composta di 54 articoli e da tre protocolli opzionali, concernenti i bambini in guerra, lo sfruttamento sessuale e le procedure di reclamo. Il testo è ripartito in tre parti, la prima contiene l’enunciazione dei diritti (artt. 1-41), la seconda individua gli organismi preposti e le modalità per il miglioramento e il monitoraggio della Convenzione (artt. 42-45), mentre la terza descrive la procedura di ratifica (artt. 46-54). Il Comitato Onu ha individuato quattro principi generali e fondamentali per offrire garanzie minime a tutela dell’infanzia e in grado di fornire un orientamento ai governi per l’attuazione della Convenzione: “Non discriminazione” (art. 2 i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori. “Superiore interesse” (art. 3) in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l'interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità. “Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell'adolescente” (art. 6) gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati. “Ascolto delle opinioni del minore” (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

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