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lunedì 14 novembre 2022

Terremoto, Ricci: "Ho scritto a Giorgia Meloni e ad Acquaroli per richiedere lo stato di emergenza"

Terremoto, Ricci: "Ho scritto a Giorgia Meloni e ad Acquaroli per richiedere lo stato di emergenza"

di Ufficio Stampa Comune di Pesaro

«Sono stati giorni complicati e pieni di paura per la scossa dello scorso mercoledì. Ma vi assicuro che in Comune c’è gente seria e nessuno ha sottovalutato il problema». Il sindaco Matteo Ricci interviene sulla questione del terremoto durante il Consiglio comunale, tranquillizzando anche le mamme degli alunni della scuola Oliveri di via Confalonieri presenti in assise: «Non siamo sprovveduti, dobbiamo fidarci dei tecnici che hanno effettuato i sopralluoghi in questi giorni dopo le scosse. Purtroppo il terremoto è un fenomeno impossibile da prevedere, di fronte al quale ci si sente disarmati. Siamo stati fortunati, perché se l’epicentro non fosse stato in mare sarebbe stata una tragedia. Per un’Amministrazione prendere decisioni in questo contesto è difficilissimo, ringrazio le forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile e tutti coloro che si sono adoperati in queste ore di emergenza in primis l’assessore all’Operatività Enzo Belloni».  

Questa mattina il sindaco ha inviato una lettera alla premier Meloni e al presidente della Regione Marche Acquaroli «per richiedere lo stato di emergenza, fondi da destinare alla città di Pesaro. I danni sono ingenti, in queste ore continuiamo a contarli». Poi lancia l’appello ai consiglieri: «Facciamo squadra. Lavoriamo insieme per ottenere le risorse necessarie per far fronte ai danni che la città ha subito, sia nel pubblico che nel privato. C’è grande determinazione e attenzione nel gestire questa fase, non abbassiamo il tono perché non dobbiamo far cadere nel dimenticatoio quello che è successo». Intanto continua con determinazione il lavoro «sui temi della sismicità di tutti gli edifici, a partire dalle scuole».  

Infine aggiornamenti su via Luca Della Robbia e la ciminiera Molaroni: «Fortunatamente la torre non risulta vincolata dalla Soprintendenza. Oggi abbiamo dato il via libera ai privati per intervenire. Da domani potrà essere smontata, non demolita. Speriamo che tra una decina di giorni le famiglie evacuate potranno rientrare nelle loro abitazioni».

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