Attualità
mercoledì 27 gennaio 2021
Terre Roveresche, venerdì e sabato "Una Festa D'asporCo" con le ricette tradizionali su facebook e instagram

di Pro Loco Piagge / Terre Natali
Terre Roveresche 29-30 gennaio 2021
Una festa D’asporCo!
Del maiale non si butta via niente: le ricette tradizionali raccontate dalla memoria storica dell'enogastronomia locale, Rosanna Forchielli, abbinate ai vini dell’Azienda Agraria Guerrieri e raccolte in un pubblicazione da pro loco Piagge, tornano a riempire di parole e ricordi le pagine Facebook e Instagram di TerreNatali, mappa virtuale del buono e del bello a Terre Roveresche.
Una settimana di storie, saperi e sapori che hanno come protagonista il maiale, presenza fissa tra sinali, zocch e tovaglie, tra tavole e stornelli, trionfo della creatività che trasforma ogni parte in nobile protagonista di ricette, piccoli racconti tramandati di mano in mano in quell’aula piena di profumi che è la cucina di casa: la tavola una cattedra, nonne e madri maestre col sinale, una lavagna la panara, farina il gesso per scrivere pagine piene di gusto.
Un viaggio che si concluderà venerdì 29 e sabato 30 gennaio con una vera e propria festa "d'asporCo!" grazie alla collaborazione con le attività enogastronomiche delle nostre terre belle.
Il menù che macellerie, panifici e gastronomie proporranno ispirandosi alle ricette del libro è una saporita poesia che fa rima con ingredienti semplici come alloro e cipolla:
fagioli con cotica e zampetti - trippa di maiale - grigliata composta da salsiccia, pancetta braciola e fegatelli, crescia con i ciccioli e salame nostrano, polenta o tagliatelle con sugo ragù salsicce e costarelle, brasato di maiale con salsa di mele, cipolle e pinoli tostati, crescia con cipolle e, a concludere, la dolcezza di castagnole e ciambellone.
Come tradizione ricorda “Del maiale non si butta via niente”, tutto faceva ricchezza in un tempo, quello passato di fatica e di fame, quando uomini e bestie vivevano in simbiosi tra stalle e aia, quando vita e morte erano i capi opposti di una storia comune che garantiva l'unica forma di esistenza allora concessa: la sopravvivenza.