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martedì 16 agosto 2022

Tavolo integrato disabilità sensoriale, i sindacati: "Incomprensibili le scelte della Regione Marche"

Tavolo integrato disabilità sensoriale, i sindacati: "Incomprensibili le scelte della Regione Marche"

di Cgil Cisl Uil

Nei giorni scorsi come OO.SS. abbiamo partecipato al "Tavolo integrato Disabilità Sensoriale" convocato dall'ATS1 composto, oltre che dai sindacati, anche dagli enti di tutela e rappresentanza della disabilità sensoriale, l'ENS e la UICI.

Il compito del tavolo condiviso era quello di creare le migliori condizioni ai fini educativi ai minori con disabilità sensoriale e conseguentemente alle loro famiglie.

Nell'incontro l'assessore Pandolfi, Presidente del Comitato dei Sindaci dell’ATS 1, ci ha comunicato che la delibera di Giunta Regionale n.964 del 26 luglio 2022 avente ad oggetto: "Interventi relativi all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche e sensoriali - Criteri per l'attuazione degli interventi e per il riparto delle risorse da trasferire agli Ambiti Territoriali Sociali - a.s. 2022/2023 ", non ha previsto la possibilità per gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) di erogare in forma "sperimentale", l'assistenza in ambito domiciliare con la modalità di servizio a domanda, attraverso l'individuazione, a valle di un’apposita gara, del miglior operatore economico

Una incongruenza rispetto a tutto il lavoro svolto unitariamente nei mesi scorsi dal tavolo e condiviso con dalla Regione (che tra l’altro ha anche partecipato ad alcune riunioni) la quale non ha mai manifestato contrarietà alla sperimentazione proposta e che non pregiudicava o inficiava la possibilità per gli altri ATS della regione di continuare ad erogare il servizio con le modalità del “contributo”.

Ci risulta inoltre che anche il medesimo tavolo, a livello regionale, non avesse mai espresso alcuna contrarietà rispetto alla possibilità di sperimentare il servizio da parte dei territori che ne condividessero la volontà.

Non possiamo non considerare che il contenuto della delibera n.964 del 26 luglio 2022 è il risultato di una scelta contraddittoria rispetto alle comunicazioni che avevamo ricevuto in precedenza e alla stessa proposta di Delibera di Giunta Regionale, un atto incongruo, inspiegabile per noi e di cui non conosciamo le motivazioni.

Ci risulta che l'unico parere che abbia escluso la possibilità della sperimentazione, sia quello n.81/2022-seduta n.71 del 13. luglio 2022 della IV Commissione assembleare permanente, di cui però ignoriamo le ragioni, presumibilmente non tecniche o di merito o riguardanti la qualità del servizio che si sarebbe realizzato.

Ci sembra peraltro strano che la IV Commissione non abbia tenuto in considerazione che la sperimentazione aveva ricevuto l'avvallo degli uffici tecnici regionali e degli enti di tutela e rappresentanza della disabilità sensoriale, Ens e Uici nonché delle organizzazioni sindacali regionali.

Possibile che sulla base di un semplice parere della IV Commissione la proposta di delibera Regionale nel suo perfezionarsi contraddica e modifichi l'ipotesi?  Ciò ci è stato rappresentato, non neghiamo che suscita perplessità e alimenta dubbi.

La scelta compiuta dalla Giunta regionale, assolutamente non condivisibile, non consentirà la realizzazione delle finalità che si sarebbero potute realizzate e valutate con la sperimentazione proposta alle famiglie: mantenimento dello stesso monte ore, fino al massimo delle ore previste dal piano personalizzato, abbattimento delle procedure amministrative, eliminazione delle difficoltà a reperire personale  idoneo, riferimento diretto con il tavolo di regia di ambito e con le associazioni di riferimento (UIC ed ENS), risparmio economico per le famiglie che si sarebbero rapportate direttamente con le cooperative sociali, garanzie per la continuità educativa.

Un ulteriore aspetto ci preoccupa ancor più.

Questa vicenda rischia di creare un precedente preoccupante nelle relazioni tra Istituzioni importanti come il Comune di Pesaro (ente capofila dell’ATS 1) e la Regione fino a ledere quel vicolo fiduciario su cui si basano tutti i rapporti tra le Istituzioni al di là dei necessari e vincolanti atti amministrativi differiti nei tempi. Infatti l’Ambito aveva iniziato un iter amministrativo importante come la gara dietro a precisi affidamenti avuti dalla Regione stessa, affidamenti che si sono rivelati poi nulli.

Ecco, al di là della brutta vicenda a cui abbiamo assistito in questa occasione, quello che non ci possiamo permettere e che non vorremmo che mai accadesse e che questo fosse solo l’inizio di un conflitto istituzionale i cui effetti negativi poi si scarichino come sempre sui più deboli.

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