Attualità
lunedì 15 luglio 2019
giovedì 21 settembre 2023
di UISP
Finalmente praticare attività sportiva è un diritto di tutte le persone, sancito dalla Costituzione Italiana. Lo dice l’articolo 33 della carta costituzionale: La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme, approvato con votazione unanime alla Camera dei deputati, dopo i due passaggi del disegno di legge già avvenute in Senato.
“Un momento storico che richiede un impegno preciso da parte dello Stato – commenta Simone Ricciatti, presidente UISP Marche Aps - ovvero quello di assumersi la responsabilità di individuare iniziative, obiettivi e risorse per fare in modo che tutte le persone abbiano la possibilità e il diritto di accedere ad attività, strutture e iniziative… a partire da quelle più in difficoltà. Un approccio finalmente in linea con la disciplina europea, che vede nell’attività fisica e sportiva un importante alleato nella promozione di una società sempre più inclusiva e sostenibile, in contrasto con ogni forma di disuguaglianza e discriminazione”.
Belle le parole del ministro Abodi, che parla di “sport per tutti e di tutti” in un equilibrio tra la soddisfazione delle vittorie, che spesso rappresentano l'unico metro di valutazione dell'efficienza del sistema sportivo, e la promozione della cultura del movimento.
“Come UISP crediamo che occorra immaginare una rinnovata alleanza strategica tra politica, istituzioni ai vari livelli, organizzazioni dello sport sociale e terzo settore – continua Ricciatti - per costruire una nuova cultura sportiva che abbia alla base la valorizzazione dello sport sociale.
Ci auguriamo che a seguito di questo importante riconoscimento si alzi l’attenzione verso il mondo dello sport di base e tutte le persone che ne fanno parte: associazioni e società sportive, praticanti, lavoratori e lavoratrici, volontari, tecnici e dirigenti.
Ci auguriamo soprattutto che si cominci a prendere in considerazione l’idea di valutare la pratica sportiva non solo sul medagliere olimpico, ma anche sulla base del benessere psicofisico e delle politiche sociali, educative e culturali, fornendo allo sport di base, in sintesi, la stessa visibilità e gli stessi sostegni riservati allo sport di vertice. Sarebbe auspicabile che già dalla prossima Legge di Bilancio si cominci a ragionare sulla diseguaglianza di trattamento e di risorse investite nell’ambito sportivo e che si possano trovare coerenti ricadute alla modifica costituzionale approvata”.
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lunedì 15 luglio 2019
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